Spari a Pianura davanti ai negozi, le indagini sui contrasti per la droga

Potrebbe essere legata a contrasti per la gestione degli stupefacenti la "stesa" che si è consumata ieri sera, 30 gennaio, a Pianura, dove da settimane si registrano nuove fibrillazioni criminali a seguito degli arresti di presunti affiliati al clan Marsicano-Esposito e di Massimiliano Santagata, ritenuto a capo di una banda di giovanissimi che avevano spadroneggiato dopo la disarticolazione dei gruppi storici. Diversi colpi di pistola sono stati esplosi davanti ad alcuni negozi di via dell'Avvenire, adiacente a piazza San Giorgio, nel cuore del quartiere della periferia occidentale di Napoli. Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione locale, che sul posto hanno sequestrato tre bossoli calibro 7.65.
I proiettili sarebbero stati esplosi verso l'alto, nelle tipiche modalità della stesa di camorra: colpi sparati senza un obiettivo preciso, ma con l'intento di mandare un messaggio o affermare la propria supremazia su un determinato territorio. Il destinatario dell'intimidazione non è stato individuato ma c'è una circostanza che viene tenuta in considerazione, almeno in questa fase delle indagini: il titolare di uno dei negozi della zona, ritenuto totalmente estraneo a dinamiche di criminalità, è imparentato con alcuni pregiudicati che gli inquirenti inquadrano come gestori di una piazza di spaccio.
Nonostante la sua lontananza da determinati ambienti, era bastata questa parentela perché finisse alcuni anni fa vittima di diverse intimidazioni, in particolar modo quando si erano verificati dei contrasti tra i familiari e il clan Marsicano-Esposito, in seguito alla decisione di non versare più la tangente sulla vendita di droga al gruppo criminale.