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Si impicca con il filo del caricabatterie all’ospedale di Caserta: aperta una indagine

La vittima è un uomo di 73 anni, ricoverato nel reparto di Medicina e Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano.
A cura di Valerio Papadia
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L'ospedale di Caserta
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Dramma all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove un uomo di 73 anni, ricoverato nel reparto di Medicina e Chirurgia d'Urgenza, è morto, probabilmente suicida. Da quanto si apprende, l'uomo è stato ritrovato morto nella sua stanza d'ospedale, con il cavo del caricabatterie del cellulare avvolto intorno al collo e legato all'altro capo all'asta della flebo. Sul posto sono arrivati gli uomini della Questura di Caserta, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e propendono per l'ipotesi del suicidio, i cui motivi però andranno approfonditi con ulteriori indagini. La stessa direzione dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, guidato dal dottor Gaetano Gubitosa, ha disposto una indagine interna per chiarire la vicenda legata alla morte dell'anziano paziente.

La comunità di Caserta, in particolare quella che gravita intorno all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano, negli ultimi giorni è stata funestata da un'altra tragedia: la morte della dottoressa Rosaria Calabrese, 61 anni, da gennaio anche consigliera di parità della Provincia di Caserta, purtroppo malata da tempo. La dottoressa Calabrese era la moglie del dottor Gianfausto Iarrobino, primario dell'ospedale di Piedimonte Matese, nel Casertano, nonché ex presidente del Consiglio Comunale di Caserta, di cui è stato candidato a sindaco nel 2016. "La dottoressa Calabrese è stata per la nostra Provincia una risorsa preziosa ed indispensabile, che ha sempre svolto il suo incarico con professionalità e competenza, senza mai tirarsi indietro" il ricordo del presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca.

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