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Scuole occupate per Gaza a Napoli, la Città Metropolitana chiede lo sgombero: “Rischio per cantieri e vandalizzazioni”

La Città Metropolitana di Napoli contro le occupazioni delle scuole per Gaza: “C’è possibilità di vandalizzazioni. A rischio i fondi per i cantieri”
A cura di Pierluigi Frattasi
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I Licei occupati Tito Lucrezio Caro e Giambattista Vico
I Licei occupati Tito Lucrezio Caro e Giambattista Vico

"Rischio per i cantieri e possibili vandalizzazioni". La Città Metropolitana di Napoli scrive al Prefetto e alla Questura per chiedere lo sgombero delle scuole occupate per Gaza e la Palestina. La nota è del 16 ottobre scorso e porta la firma dell'ufficio tecnico Area Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Scolastico Direzione Servizi Tecnici Scuole dell'ex Provincia di Palazzo Matteotti. Arriva a seguito della sequenza di occupazioni di istituti scolastici che stanno avvenendo a Napoli in questi giorni da parte dei collettivi studenteschi in segno di solidarietà per la Palestina.

Tra le scuole superiori occupate a Napoli, ci sono i Licei Umberto, Vico, Tito Lucrezio Caro, la sede centrale del Liceo Mercalli, gli istituti Serra, Diaz, Vittorio Emanuele, Casanova, Margherita di Savoia, Artemisia Gentileschi, Santissimi Apostoli. Il Genovesi e il Fonseca sono stati disoccupati negli scorsi giorni. Gli studenti si preparano per il corteo "Gente d'o Sud per la Palestina – Fermiamo il genocidio" che si terrà domani, sabato, 18 ottobre, alle 14, a piazza Garibaldi.

La Città Metropolitana contro le occupazioni delle scuole

L'ufficio scolastico dell'ex Provincia risponde alle note inviate dai presidi delle scuole occupate, "dove si registrano episodi di occupazione studentesca degli istituti".

"Di fatto – sottolinea il documento – in alcuni edifici, rendono impossibile la prosecuzione di appalti di lavori attualmente in corso, oggetto in molti casi di interventi finanziati con fondi PNRR o con fondi di bilancio della Città Metropolitana di Napoli.Si fa rilevare, in primis, e relativamente agli immobili interessati da lavori, che le imprese attualmente non possono proseguire le attività previste né presidiare le aree di cantiere, e che ogni giorno di fermo dei lavori determina una mancata produzione giornaliera nell'ordine di diverse migliaia di euro. Si fa rilevare, altresì, che un eventuale slittamento dei termini di ultimazione, soprattutto per quanto attiene appalti PNRR, potrebbe compromettere il rispetto dei cronoprogrammi ed eventuali sanzioni in ordine al raggiungimento delle milestone dei Piani stessi".

"Concreto rischio di vandalizzazioni"

"Oltretutto, e proprio a causa delle occupazioni, si riscontra la presenza sia di aree di cantiere in zone che non possono essere presidiate dalle imprese, sia di aree scolastiche che non possono essere presidiate dalle istituzioni scolastiche; pertanto si registra un concreto rischio di vandalizzazioni che potrebbero causare danneggiamenti alle strutture ed ai beni architettonici di rilevante interesse storico presenti in molti istituti, oltre alla possibilità del verificarsi di incidenti e infortuni ai danni alla pubblica e privata incolumità. Per quanto riportato, si invitano le Autorità in indirizzo, a procedere urgentemente allo sgombero degli immobili interessati e riportati in indirizzo".

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