Scontri con mazze e pietre, 13 indagati per la gara Sant’Antonio Abate-Sporting Ercolanese

Tredici gli indagati dalla Procura di Torre Annunziata dopo gli scontri avvenuti durante la partita tra il Sant'Antonio Abate e lo Sporting Club Ercolanese: tutti sono stati sottoposti all'obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza, oltre ad essere gravemente indiziati di rissa, danneggiamento, lancio di materiale pericoloso, scavalcamento ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive.
Il match sospeso sul 3-1 per lo Sporting Ercolanese
Le indagini sono partite subito dopo gli scontri del 14 settembre 2022 dentro e fuori lo Stadio Comunale "Vigilante Varone" di Sant'Antonio Abate, durante il match tra le due squadre valido per la Coppa Italia Dilettanti: match che vedeva gli ospiti dello Sporting Ercolanese in vantaggio per 3-1 sui padroni di casa del Sant'Antonio Abate. Improvvisamente, il caos: mazze, pietre, invasioni di campo. Anche un carabiniere rimase ferito durante gli scontri tra tifosi, e match sospeso durante l'intervallo della partita.
La ricostruzione degli inquirenti
Secondo quanto ricostruito finora, 7 dei 13 indagati si sarebbero resi responsabili della rissa sul terreno di gioco con bastoni, mazze, caschi protettivi e cinghie di cuoio, mentre gli altri 4 sarebbero i responsabili di altri scontri all'esterno dello stadio, con lancio di pietre, bottigliette ed oggetti contundenti e del danneggiamento dell'autobus della squadra di calcio dell'Ercolanese. La partita era stata sospesa nell'intervallo. Per tutti i 13 indagati è scattato l'obbligo di dimora, dopo che la Procura della Repubblica di Torre Annunziata aveva chiesto per loro gli arresti domiciliari.