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Sciopero generale, a Napoli chiuso anche l’ufficio immigrazione

I lavoratori interinali della Prefettura hanno aderito allo sciopero nazionale contro il precariato.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Non solo i trasporti pubblici fermi in tutta la città, a Napoli, oggi, 16 dicembre 2021, è chiuso anche l'ufficio immigrazione a causa dell'adesione alla manifestazione proclamata dai sindacati dei lavoratori interinali della Prefettura. Il Coordinamento Somministrati Immigrazione (CSI) RSA NIdiL CGIL Nazionale, infatti, ha aderito allo Sciopero Generale di CGIL e UIL e invitato tutti e tutte i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione, in missione presso le Prefetture, le Questure e le Agenzie internazionali, ad aderire allo sciopero generale ed a partecipare alle manifestazioni di piazza. "Il Cis – si legge in una nota – ritiene che le ragioni alla base dello sciopero generale, fisco, pensioni, lotta alla precarietà, riguardino soprattutto il futuro delle giovani generazioni, per questo sosteniamo la mobilitazione e chiede al Governo di intervenire, definendo norme  e disposizioni di legge per la continuità occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione".

"Le lavoratrici e i lavoratori somministrati Manpower in servizio presso la Prefettura di Napoli – affermano i lavoratori in una nota – hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale causando il blocco delle attività dello Sportello Unico per l'immigrazione di Napoli e il posticipo di tutti gli appuntamenti previsti per la giornata. È dunque evidente come la nostra presenza sia essenziale data la carenza di personale comune in tutti gli sportelli unici. È palese che il nostro contratto non può essere perciò legato a proroghe trimestrali correlate allo stato di emergenza, che impediscono una progettualità lavorativa per l'espletamento di migliaia di pratiche accumulate in anni di arretrato più l'ordinario. La nostra assunzione a tempo determinato, legata al disbrigo delle pratiche di emersione da lavoro irregolare, rende ovvia la miopia del legislatore nel concepire l'immigrazione come un evento emergenziale, creando un circolo vizioso tra precarietà lavorativa e inefficienza verso la platea migrante. Chiediamo pertanto la continuità lavorativa per tutti gli interinali ed un piano di assunzioni ad hoc".

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