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Comunali 2022, a Sant’Antimo nasconde in casa tessere elettorali intestate ad altri: denunciato

Il 45enne non ha saputo dare nessuna spiegazione ed è stato denunciato dai carabinieri per corruzione elettorale. Ieri l’allarme dei senatori Ruotolo e Valente sul rischio brogli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Nasconde a casa tre tessere elettorali intestate ad altre persone. Denunciato un 45enne a Sant'Antimo, in provincia di Napoli, uno degli 89 Comuni in Campania, chiamati oggi al voto per eleggere il sindaco e il consiglio comunale. Si tratta delle tessere personali, rilasciate dal Comune, indispensabili per andare a votare al seggio, sulle quali il presidente di seggio appone poi il timbro che certifica l'avvenuta votazione. Ma i carabinieri della tenenza di Sant’Antimo l'hanno scoperto e hanno denunciato il 45enne per corruzione elettorale. Si tratta di un incensurato del posto. I militari hanno perquisito la sua abitazione dopo una segnalazione anonima e hanno trovato 3 tessere elettorali intestate a terzi. Non è stata fornita alcuna spiegazione in merito. Le tessere sono state sequestrate, l’uomo denunciato.

L'allarme di possibili brogli alle elezioni

Proprio ieri, i senatori Sandro Ruotolo e Valeria Valente avevano lanciato l'allarme sul rischio di brogli elettorali nel Comune di Sant'Antimo. "Chiediamo al Prefetto di Napoli e alle forze dell'ordine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto di domenica 12 giugno per le elezioni comunali di Sant'Antimo, nel napoletano – hanno detto i due parlamentari – Il rischio della compravendita dei voti è più che mai concreto e segnali in questo senso ci sono giunti da Sant'Antimo".

"Una serie di candidati impresentabili – hanno affermato i due senatori – sono stati cancellati poco prima della presentazione delle liste. Sant'Antimo torna al voto dopo l'ennesimo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della camorra. Per questo motivo facciamo appello alla ministra dell'Interno Lamorgese di vigilare per evitare eventuali episodi di compravendita di voti, tentativi di avvicinamento davanti ai seggi e tutte quelle pratiche che strani personaggi potrebbero mettere in campo per tentare di controllare e condizionare il libero voto. A Sant'Antimo il voto dev'essere libero e incondizionato. Il voto è un diritto costituzionale che va difeso".

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