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Elezioni Regionali Campania 2020

Salvini al Covid Center di Salerno: “Buttati milioni”. Poi contestazione e lancio di oggetti

Elezioni Regionali in Campania, Matteo Salvini all’attacco di Vincenzo De Luca nella sua roccaforte: Salerno. Sopralluogo davanti al Covid Center mai avviato, poi inaugurazione della sede leghista nel centro salernitano. E lì arrivano le prime, manifestazioni. A Cava dei Tirreni l’ex vicepremier trova centinaia di persone che lo contestano.
A cura di Redazione Napoli
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Matteo Salvini nel suo secondo giorno campano in sostegno di Stefano Caldoro alle Elezioni Regionali in Campania va a Salerno, nella zona in cui è maggiore il sostegno a Vincenzo De Luca, suo vero avversario in questa battaglia per Palazzo santa Lucia. La mattinata inizia con un po' di tensione: arrivato al Covid center di Salerno, Salvini viene bloccato dalla direzione generale: "Non si può entrare". Alla fine il leader della Lega accede, ma senza i giornalisti.  E poi l'ex vicepremier che organizza una diretta Facebook davanti alla struttura: "È incredibile come siano stati buttati via milioni di euro di denaro pubblico. È incredibile l'arroganza di chi ritiene che un ospedale pubblico sia casa loro perché il direttore generale molto gentilmente ci ha detto ‘voi qui non entrate'. Ma è suolo pubblico, ospedale pubblico, soldi pubblici, università pubblica – ha spiegato – noi siamo andati senza la sua sgradevole compagnia a documentare come sono stati buttati via milioni di euro dei contribuenti campani. Giudicate voi il modello De Luca – ha concluso -. Spero che qualche Procura indaghi su come sono stati spesi questi soldi. Dio non voglia, l'Italia non rinchiuderà, ma lì c'è scritto Covid center con la recinzione di ferro e i mattoni sotto".

Una volta al centro di Salerno, roccaforte di De Luca che lì è stato sindaco per decenni, arrivano le prime contestazioni, ma si tratta di casi isolati e distanti dal gazebo leghista in piazza Malta, dove il segretario federale della Lega ha partecipato all'inaugurazione della sede del partito. All'uscita Salvini ha risposto alle offese lanciando con la mano baci all'indirizzo dei contestatori prima di salire in macchina per raggiungere la tappa successiva del suo tour e lì ci sono state ulteriori proteste. Al termine dell'inaugurazione della sede, invece, rivolgendosi a Stefano Caldoro aveva ironicamente detto: "Ora Stefano andrà a parlare con quelli con lo striscione rosso per convincerli". Curiosità: nello stesso palazzo  in cui è stata inaugurata la sede leghista, al piano inferiore, c'è anche uno dei comitati del presidente ricandidato dal Pd, De Luca.

È a Cava dei Tirreni che ci sono le proteste più strutturate e partecipate: centinaia di persone, non tutte con la mascherina, si sono radunate in piazza Duomo con striscioni e cori anti-Salvini. Nonostante la grande folla, molti hanno invitato i manifestanti a mantenere le distanze di sicurezza. Mentre a vigilare sul passaggio del leader leghista c'era la Polizia di Stato in assetto anti-sommossa. I manifestanti hanno accolto l'ex ministro dell'Interno cantando ‘Bella Ciao', da alcuni sono partiti anche degli insulti.

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