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Salerno, giornalisti al Comune solo su appuntamento e col badge. Altrimenti rischiano 500 euro di multa

Nel pieno di una inchiesta giudiziaria, il Comune di Salerno chiude ai giornalisti e disciplina l’accesso al Municipio con un rigido regolamento: devono presentarsi solo se hanno un appuntamento e devono girare con un badge. Chi non rispetta le norme rischia una sanzione pecuniaria fino a 500 euro. L’Ordine dei giornalisti della Campania: “Disposizione medievale e anticostituzionale”. Interrogazione parlamentare sulla vicenda.
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Vincenzo Napoli
Vincenzo Napoli

Vita dura e grama per i giornalisti che quotidianamente si recano al palazzo Municipale di Salerno per seguire le attività dell'amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Napoli e che da settimane si vedono sbarrare l'accesso del Palazzo di Città per decisione del rieletto primo cittadino. Da oggi la giunta comunale si è dotata di un «disciplinare di accesso» il cui obiettivo è, lo dice una nota del Comune, «regolare l'ingresso al Palazzo di Città per il pubblico e per gli organi di stampa, al fine di elevare i livelli di sicurezza e realizzare un ordinato afflusso agli uffici amministrativi ed alle sedi della politica».

Questo almeno, l'obiettivo sulla carta: la stretta nell'accesso al Comune di Salerno arriva in realtà nel pieno di una inchiesta giudiziaria su appalti e cooperative che coinvolge parte dell'Amministrazione e anche l'ex sindaco oggi presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

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Cosa prevede la disposizione, 10 articoletti approvati dall'assessorato comunale alla Trasparenza e alla Sicurezza guidato da Claudio Tringali? Per quel che concerne i giornalisti ci sono ben quattro ostacoli da superare, una specie di Squid Game della libertà di stampa. L' «accesso di giornalisti, fotoreporter e operatori televisivi» deve essere anzitutto «finalizzato allo
svolgimento della propria attività professionale». E fin qui va bene, anche se non si capisce chi debba decidere se accedere al Municipio sia per professione o per svago.

Secondo ostacolo di questo "Giochi Senza Fontiere" ambientato a Salerno: il riconoscimento personale , ovvero il classico "favorisca i documenti" che in questo caso si manifesta, si legge nell'atto a mezzo «identificazione a mezzo tesserino da giornalista pubblicista» (perché pubblicista ? Professionisti no?).

Ancora: contestualmente,  si legge «verrà rilasciato un badge che reca la scritta "Giornalista – Operatore Televisivo"». Quindi che succede? I giornalisti dovranno esporre il badge?  Andare in giro al Comune di Salerno marchiati? Ma il colpo da maestro è la chiosa finale del documento:

L’accesso di giornalisti, fotoreporter e operatori televisivi, anche se è finalizzato allo svolgimento della propria attività professionale, è comunque sempre subordinato al previo appuntamento, fatta eccezione delle sedute di consiglio comunale, delle conferenze stampa e delle manifestazioni pubbliche.

Dunque il tesserino professionale, il badge del Comune, l'identificazione non servono a nulla se poi non c'è qualcuno che ti consente di accedere al Palazzo di Città.

«L'Amministrazione comunale – spiega una nota – ha inteso in tal modo ricercare un equilibrato e ragionevole contemperamento tra le esigenze di sicurezza da un lato e della libertà di informazione dall'altro, valori entrambi di rango costituzionale meritevoli di equa tutela. Inoltre, l'assessore ribadisce la propria totale disponibilità a ricevere per appuntamento gli organi di stampa e comunica l'intenzione di fissare con questi ultimi incontri periodici dedicati».

Attenzione, è prevista multa per chi ‘sgarra':  sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25 ad euro 500, pagamento in misura ridotta di euro 50. «Fermo restando – conclude l'atto – l’applicazione di eventuali sanzioni penali».

Odg Campania: "Disposizione medievale"

L'Ordine dei Giornalisti della Campania con una nota ha stigmatizzato il comportamento dell'Amministrazione salernitana chiedendo di ritirare la disposizione amministrativa:

L'Ordine dei giornalisti della Campania denuncia il regolamento medievale e anticostituzionale emanato dal Comune
di Salerno che, nel mezzo di un'inchiesta giudiziaria che coinvolge l'Amministrazione, consente l'accesso ai giornalisti solo su appuntamento e con badge con multe di 500 euro per chi non rispetta la normativa.

Una disposizione che cancella la libertà di informazione e che contrasteremo con ogni azione, anche legale, a tutela dei giornalisti salernitani.

Interrogazione parlamentare sulla vicenda

Gigi Casciello, deputato di Forza Italia, porta la vicenda in Parlamento:

 presenterò un'interrogazione al ministro dell'Interno e al ministro della Giustizia per chiedere l'immediato invio di ispettori che verifichino la legittimità degli atti. Una verifica che tra l'altro non si limiti solo l'ultimo provvedimento contro la stampa. Dai giornalisti, soprattutto degli organi d'informazione salernitani e campani, mi attendo al contempo una attività che finalmente vada oltre la mera comunicazione agiografica delle iniziative dell'Amministrazione comunale di Salerno.

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