Salerno, avvocato tenta di introdurre 10 telefonini e droga in carcere: denunciato

Avvocato entra nel carcere di Salerno per avere un colloquio col suo cliente detenuto, ma viene beccato dalla Polizia Penitenziaria con 10 telefonini, hashish e cocaina. A denunciare l'accaduto è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “L'avvocato – scrive in una nota Emilio Fattorello, segretario nazionale SAPPE per la Campania – si era recato nel carcere di Salerno per sostenere un colloquio con il cliente detenuto, è stato scoperto dalla Polizia Penitenziaria con droga e telefonini: 8 smartphone e due micro-cellulari, più 1,5 grammi di cocaina e 4,6 di hascisc oltre a cavetti usb addosso all’avvocato che ha ceduto al suo detenuto, ma è stato fermato dalla Polizia Penitenziaria in servizio. Una situazione sconcertante, davvero assurda”.
Sindacato Sappe: “Criticità nel carcere di Salerno”
“Questi episodi – aggiunge Donato Capece, segretario generale del SAPPE – oltre a confermare il grado di maturità raggiunto e le elevate doti professionali del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Salerno, ci ricordano che il primo compito della Polizia Penitenziaria è e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi più che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessità di sicurezza e bisogno di trattamento dei detenuti. Tutti possono immaginare quali e quante conseguenze avrebbe potuto causare l’introduzione di droga e telefoni cellulari in un carcere”. Il SAPPE sottolinea infine le “criticità del carcere campano di Salerno” ed evidenzia “quali e quanti disagi quotidiani caratterizza il lavoro quotidiano dei Baschi Azzurri di Salerno, a cui va il nostro sincero ringraziamento per quel che fanno ogni giorno per la sicurezza sociale”.