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Rubano macchinari da un pastificio e in vari cantieri dell’Irpinia: catturata la banda

In tre arrestati nel campo nomadi di Giugliano: sono accusati di vari furti in Irpinia, tra cui quello in un pastificio di Montoro da 300mila euro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Uno dei fotogrammi di un furto
Uno dei fotogrammi di un furto

Avevano rubato 80 trafile in bronzo e ferro per la lavorazione della pasta, ma anche cavi di rame, materiale elettrico e pellame: ma alla fine gli inquirenti sono riusciti a rintracciarli e arrestarli. Si tratterebbe di tre persone, tutte domiciliate in un campo nomadi di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli: sono tutti gravemente indiziati del reato di concorso in furto aggravato e si trovano ora in carcere dopo l'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino.

Uno dei fotogrammi di un furto
Uno dei fotogrammi di un furto

Il colpo da 300mila euro in un pastificio di Montoro

Tutto è partito dalle indagini dopo un furto all'interno di un pastificio di Montoro, dove a maggio scorso erano state fatte "sparire" ben 80 trafile in bronzo e in ferro per la lavorazione della pasta, dal valore di circa 300mila euro. Dalle immagini di videosorveglianza, gli inquirenti sono riusciti a risalire a targhe e volti dei presunti responsabili di altri furti simili, perlopiù di cavi di rame, materiale elettrico e pellame all'interno di aziende di Manocalzati, Serino e Solofra. Almeno quattro i colpi che la banda avrebbe perpetrato in tutta l'Irpinia negli ultimi mesi.

Uno dei fotogrammi di un furto
Uno dei fotogrammi di un furto

L'arresto dei tre questa mattina

Alla fine, quest'oggi per i tre sono scattate le manette: sono accusati di concorso in furto aggravato. I carabinieri di Solofra questa mattina li hanno raggiunti nel campo nomadi di Giugliano in Campania, dove i tre sono domiciliati, e li hanno portati in carcere. Fondamentale il riconoscimento di targhe e volti nei filmati di videosorveglianza, che hanno permesso agli inquirenti di chiudere il cerchio.

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