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Rita muore a 27 anni per un malore improvviso, i genitori chiedono di riaprire l’inchiesta

I genitori di Rita Caccioppoli chiedono giustizia: la 27enne, morta per un improvviso malore, avrebbe avuto invece uno scompenso cardiocircolatorio con pericardite e miocardite non diagnosticato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Rita Caccioppoli
Rita Caccioppoli

Non si arrendono i genitori di Rita Caccioppoli, la 27enne napoletana morta lo scorso 6 aprile 2021 in un ospedale di Napoli, ufficialmente per un malore. La Procura di Napoli aveva aperto un fascicolo d'inchiesta subito dopo la morte della giovane, che pesava 49 chili al momento del decesso, ma dall'autopsia non erano emersi altri elementi che non riconducessero ad un "malore improvviso" la morte della giovane. Ma i genitori non si sono mai dati per vinti, ed hanno nominato un nuovo perito di parte, che invece avrebbe riscontrato tutt'altro e che dunque ha chiesto la riapertura del caso attraverso il proprio avvocato Amedeo Di Pietro.

Secondo il perito della famiglia, infatti, Rita sarebbe morta a causa di uno "scompenso cardiocircolatorio con pericardite e miocardite non diagnosticato". Una patologia curabile a patto che i medici l'avessero vista per tempo: ed è proprio su questo che i genitori puntano il dito. La giovane aveva accusato diversi sintomi nei giorni precedenti, e nonostante numerosi esami questa ipotesi non era mai emersa né presa in considerazione.

Rita aveva iniziato a manifestare i primi sintomi a novembre 2020: un malessere che non le faceva assorbire il cibo che mangiava, tanto da pensare inizialmente ad una tiroidite da Hoshimoto. Poi, dopo un ricovero di 18 giorni, le dimissioni con diagnosi di depressione da stress. Ma i familiari non ne erano convinti, e dopo un consulto privato sarebbe emersa l'assenza di disturbo alimentare ed una prescrizione di farmaci antidepressivi. Nell'aprile 2021, il decesso e la denuncia al commissariato di Ponticelli, per chiedere giustizia e verità per la famiglia, a loro avviso vittima di un errore medico. E ora, la richiesta di riaprire il caso, dopo l'archiviazione della Procura.

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