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Rifiuti tossici interrati nel Parco Nazionale del Cilento, a pochi passi dai campi coltivati

Blitz della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Vallo della Lucania, nel Parco Nazionale del Cilento, dove è stata scoperta una discarica abusiva di rifiuti tossici: bidoni di plastica, fanghi pericolosi, sacchi di juta erano stati interrati, probabilmente negli anni Novanta, ma saranno indagini più approfondite a stabilirlo.
A cura di Valerio Papadia
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Una discarica di rifiuti tossici, interrati nel suolo, è stata scoperta questa mattina dai militari della Guardia di Finanza in pieno Parco Nazionale del Cilento, nella provincia di Salerno. Questa mattina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, i militari delle Fiamme Gialle hanno operato un blitz in un terreno ubicato in località Piana, nel Comune di Salento, rinvenendo i rifiuti tossici. Sul posto, dopo i primi rinvenimenti, sono arrivate alcune ruspe, che hanno scavato nel terreno, portando alla luce la discarica di rifiuti pericolosi: bidoni di plastica, sacchi di juta e fanghi tossici, tutto interrato, come ipotizzano gli inquirenti, alla fine degli anni Novanta, ma si avrà bisogno di indagini più approfondite per stabilirlo con precisione. Il terreno dove sono stati scoperti i rifiuti tossici sorge a pochi metri da campi coltivati e uliveti, quindi con un potenziale rischio enorme per la salute dei consumatori. Le operazioni di scavo alla ricerca dei rifiuti continueranno per tutta la giornata.

Un altro Parco Nazionale, quello del Vesuvio, è purtroppo adibito da sempre a discarica abusiva, spesso di rifiuti pericolosi. Qualche giorno fa i carabinieri, impegnati in attività di contrasto ai reati ambientali hanno scoperto, grazie anche all'ausilio di un elicottero, ben 4 discariche abusive disseminate sul vulcano partenopeo, nel territorio di Boscotrecase: i militari dell'Arma hanno scoperto scarti di lavorazione edile, parti di carrozzeria di automobili, rifiuti vegetali e plastica abbandonati sul vulcano partenopeo, tutti abbandonati in un'area di circa 225 metri cubi.

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