Ricostruiti in 3D gli organi interni di Ciro, il dinosauro italiano scoperto nel Sannio
Sono stati ricostruiti in 3D gli organi interni di Ciro, il dinosauro italiano scoperto nel Sannio e noto per essere anche uno degli esemplari meglio conservati al mondo. La presentazione avverrà al Museo di Storia Naturale di Milano sabato 25 marzo, ma c'è già grande fermento attorno a questo ennesimo passo in avanti della ricerca scientifica attorno a questo splendido esemplare dal nome scientifico di Scipionyx samniticus, di cui era ricca l'Italia ai tempi dei dinosauri (e la cui struttura morfologico era ovviamente diversa da quella attuale: si suppone che gran parte dell'Italia centro-meridionale fosse in realtà formata da isole piccole-medie, tra cui la stessa zona attuale di Pietraroja, nel Sannio).
Per ricostruirne gli organi interni sono stati usati luce Uv, Tac, microspie elettroniche a scansione: ma il migliore aiuto è arrivato dallo stesso "Ciro", visto che dopo oltre 110 milioni di anni, è arrivato fino ai giorni nostri con perfettamente fossilizzati perfino cellule muscolari, vasi sanguigni, capillari e addirittura i batteri e i resti di cibo contenuti nell'intestino. L'importanza della ricostruzione dei suoi organi interni potrebbe permettere di meglio comprendere l'evoluzione da rettili ad uccelli che caratterizzò parte dei dinosauri scampati all'estinzione. La presentazione di sabato sarà curata dai paleontologi Cristiano Dal Sasso e Matteo Fabbri. A Fanpage.it lo stesso Cristiano Dal Sasso, paleontologo e curatore Sezione di Paleontologia dei Vertebrati presso il Museo di Storia Naturale di Milano, aveva spiegato qualche tempo fa come "la scoperta di un dinosauro come Ciro, con organi interni quasi intatti, è stata sensazionale", aggiungendo tuttavia con un pizzico di rammarico che "da allora, non ci sono stati più scavi nella zona di Pietraroja".