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Renzo Arbore racconta l’aneddoto su Luciano De Crescenzo e la monetina in ascensore

La sottile arte del paradosso esercitata alla perfezione da due straordinari personaggi, Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo, sintetizzata in un aneddoto che il musicista e mattatore ha raccontato in tv. Protagonista: il suo amico filosofo-ingegnere e la mamma. E un ascensore di un vecchio palazzo napoletano…
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Luciano De Crescenzo e Renzo Arbore
Luciano De Crescenzo e Renzo Arbore

Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo, il re della leggerezza fatta tv, musica e simpatia e il filosofo-ingegnere e multiforme ingegno, erano da sempre cari amici. Renzo è stato fino all'ultimo al capezzale del filosofo-ingegnere. Qualche tempo fa è toccato al jazzista-deejay-cantante-attore, più giovane d'età di Luciano, raccontare un aneddoto che riguarda il "professor Bellavista" e la sua sottile vena ironica e paradossale. L'occasione è stata la sua trasmissione in Rai con Nino Frassica, "Guarda, stupisci (Modesta e Scombiccherata Lezione sulla Canzone Umoristica Napoletana)".

Per spiegare l'arte del paradosso, Arbore ha citato proprio un aneddoto del suo amico, definendolo "il principe" di questo tipo di narrazione: «Una volta Luciano mi raccontò che era in ascensore con la mamma. Ricordate, quegli ascensori con la cassettina in cui andavano messe le 10 lire? Lui non le trovava, in tasca aveva solo una moneta da 20 lire. E la mise. La mamma di Luciano, allarmata guardò il figlio e disse: "Luciano, ma hai messo la 20? Che hai combinato! E mo' chissà cu chesta addo' jamme…»

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