Rca più alte ma meno incidenti a Napoli e al Sud, Borrelli: “Bocciata la mia mozione di equilibrio tariffario”

Stop alle tariffe Rca "diverse" da luogo a luogo, in favore di un equilibrio tariffario che premi davvero chi fa meno incidenti. Francesco Emilio Borrelli, deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra ha spiegato che i dati Istat confermano uno squilibrio Nord-Sud, e in particolare a Napoli, dove le Rca sono particolarmente care nonostante il numero di incidenti sulle strade comunali partenopee siano più bassi di quelli di altre città come Torino, Milano, Bologna, Firenze e Verona. La sua proposta, presentata alla Camera, non è però passata: Borrelli ha infatti aggiunto che l'Aula della Camera ha respinto la sua mozione (la numero 1-00512), che mirava a "ristabilire un equilibrio tariffario e a tutelare gli assicurati virtuosi", introducendo l'obbligo di riconoscere il Premio Medio Nazionale per la corrispondente classe di merito universale a tutti coloro che non abbiano causato sinistri negli ultimi dieci anni.
"È inaccettabile e intollerabile", spiega Borrelli, "I numeri ufficiali ISTAT dimostrano che l'argomento della ‘maggiore sinistrosità' nel Sud e in particolare a Napoli è una scusa che non regge più per giustificare un vero e proprio sistema di discriminazione territoriale. Come possono i premi assicurativi a Napoli essere significativamente più alti, penalizzando l'automobilista onesto, quando i dati oggettivi sugli incidenti e la mortalità urbana non solo non giustificano questo divario, ma in molti casi indicano una situazione peggiore in grandi città del Nord?". Inoltre, spiega il deputato dell'Alleanza Verdi Sinistra, "La bocciatura della nostra proposta è un chiaro segnale: la maggioranza ha scelto ancora una volta di proteggere gli interessi delle compagnie assicurative a discapito di milioni di cittadini onesti, soprattutto al Sud," prosegue Borrelli. "Avevamo proposto una soluzione equa e realizzabile: chi non fa incidenti non può e non deve pagare di più per la sola ‘colpa' di risiedere in un determinato CAP. Come dimostrano i dati IVASS che ho portato in Aula, un automobilista in prima classe a Napoli arriva a pagare cifre più alte di un automobilista milanese con classi di merito decisamente meno virtuose. Questo è un gioco truccato che va interrotto".