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Rapina frate francescano poi chiede “cavallo di ritorno” per il cellulare

Rapina un frate francescano, poi gli chiede il “cavallo di ritorno” di 20 euro per riavere indietro il cellulare sottratto. È accaduto a Nola, in provincia di Napoli, dove un 39enne di origini ucraine già noto alle forze dell’ordine è stato arrestato dai carabinieri della locale compagnia per rapina ed estorsione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Rapina un frate francescano, poi gli chiede il “cavallo di ritorno” di 20 euro per riavere indietro il cellulare sottratto. È accaduto a Nola, in provincia di Napoli, dove un 39enne di origini ucraine già noto alle forze dell’ordine è stato arrestato dai carabinieri della locale compagnia per rapina ed estorsione. L'uomo aveva preso di mira due frati cappuccini che stavano passeggiando all'esterno del convento. Si tratta di uno dei tre ordini mendicanti maschili che fanno parte della famiglia dei francescani, particolarmente dediti alla cura dei poveri e degli ammalati.

Il 39enne, secondo le prime ricostruzioni dei militari dell'Arma, era all’esterno del convento e si è diretto verso i due frati che stavano passeggiando. A questo punto, avrebbe stretto le mani al collo di un frate e lo avrebbe minacciato di morte, avanzando la richiesta di denaro. Durante l’aggressione, alla vittima sarebbe caduto il cellulare a terra.

L’assalitore, a questo punto, avrebbe raccolto subito lo smartphone e si sarebbe allontanato in fretta. L’altro francescano è intervenuto per chiedere al 39enne di restituire quanto rubato. L'uomo, però, avrebbe risposto che lo avrebbe fatto, ma solo dietro un compenso. La cifra pattuita era di 20 euro, tutto quello di cui erano in possesso i frati. A questo punto sarebbe avvenuto lo scambio. Sul posto, però, erano sopraggiunti i carabinieri, allertati dal 112, che sono arrivati e hanno bloccato l'uomo. Quindi, hanno raccolto tutti gli elementi per ricostruire la vicenda. L’arrestato è stato tradotto al carcere di Poggioreale, dove è in attesa di giudizio.

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