Ragazzo picchiato dal branco a Scampia, arrestato figlio del boss Petriccione della Vanella Grassi
Avrebbe aggredito un ventenne a Scampia e, insieme ad altri, lo avrebbe colpito violentemente al volto, fino a mandarlo in ospedale in prognosi riservata. Con questa accusa è finito in carcere Salvatore Junior Petriccione, 21 anni, figlio omonimo del boss del clan della Vanella Grassi; il ragazzo è stato rintracciato dai carabinieri ieri sera, 20 gennaio, in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli.
I reati ipotizzati a carico di Petriccione Junior sono di lesioni personali pluriaggravate, eseguite con metodo mafioso. A lui le forze dell'ordine sono arrivate al termine delle indagini, eseguite dai militari e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. L'episodio contestato risale allo scorso 7 gennaio, quando un ventenne di Melito, in provincia di Napoli, fu brutalmente pestato da un gruppo di ragazzi a Scampia, nei pressi dello stadio Landieri. Il giovane, hanno ricostruito le forze dell'ordine, era stato accerchiato mentre si trovava a bordo della sua automobile, parcheggiata in largo Dino Battaglia.
Gli aggressori sfondarono il finestrino del lato guidatore con un girabacchino e, dopo aver mandato il vetro in frantumi, si accanirono contro il ventenne, colpendolo ripetutamente al volto e procurandogli gravi lesioni. Il ventenne fu ricoverato nell'ospedale Cardarelli di Napoli, per le ferite riportate i medici avevano inizialmente deciso per la prognosi riservata. Le modalità del raid hanno portato all'aggravante del metodo mafioso. I motivi del pestaggio non sono ancora del tutto chiari, sono in corso accertamenti ulteriori per identificare gli altri partecipanti all'aggressione.