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“Questa è la fine che farai”, il messaggio accanto a un manichino impiccato: minacce al sindaco

Protagonista della sfortunata vicenda Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant’Agnello, in Penisola Sorrentina. “Continuerò a fare il mio dovere” ha scritto il primo cittadino.
A cura di Valerio Papadia
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Spiacevole e inquietante quanto accaduto questa mattina a Sant'Agnello, cittadina della Penisola Sorrentina, nella provincia di Napoli: il sindaco Piergiorgio Sagristani è stato minacciato. In zona Colli di Fontanelle, è apparso un manichino impiccato. Di fiano, un cartello con la scritta: "Sagristani, questa è la fine che farai". A rendere noto l'accaduto, con un lungo post su Facebook, è stato lo stesso sindaco di Sant'Agnello. "Questa mattina, ai Colli di Fontanelle, qualche esagitato o isterico burlone ha esposto un manichino impiccato con la seguente dicitura: Sagristani questa è la fine che farai" ha scritto il primo cittadino.

Nel seguito del post, poi, il sindaco di Sant'Agnello ha voluto rivolgere un messaggio agli autori del gesto, manifestando la sua ferma intenzione di non lasciarsi intimorire e di continuare a svolgere normalmente il suo lavoro:

Se l'obiettivo era quello di screditarmi, non è riuscito. Ho ricevuto decine di telefonate di solidarietà, anzitutto dai residenti nella frazione dei Colli ( a conferma che non è opera di chi vive ai Colli, dove da sempre mi sento a casa mia).Ne' tantomeno di intimorirmi: ci vuole ben altro. Comunque, ho avvertito le forze dell'ordine che stanno verificando, anche con l'uso della videosorveglianza, l'accaduto ed i profili di responsabilità che potrebbero emergere. In ogni caso, constato che, forse, a qualcuno dà fastidio il mio attivismo politico in questa campagna elettorale e, magari, anche la mia leadership sul territorio negli ultimi 20 anni

Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant'Agnello
Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant'Agnello

Lo sfogo del sindaco Piergiorgio Sagristani, poi, prosegue:

Si devono rassegnare, ci sarò fino a quando i cittadini lo vorranno. In un paese libero ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni e di combattere civilmente le proprie battaglie. Sono poi le elezioni a stabilire chi deve amministrare. E chi vuole, presenti persone e proposte credibili, invece, di provare a trasformare una comunità civile ed ordinata, in un sobborgo invivibile. Continuerò fino all'ultimo giorno del mio mandato a fare il mio dovere di amministratore pubblico, stando vicino ai cittadini di Sant’Agnello e della Penisola Sorrentina

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