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Processo sulla cella zero di Poggioreale, assolti tutti gli agenti: “Il fatto non sussiste”

Tutti assolti gli agenti della Polizia Penitenziaria imputati nel processo sulla “cella zero”, sulle violenze nel carcere napoletano di Poggioreale.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Sono stati tutti assolti gli agenti della Polizia Penitenziaria che erano imputati nel processo sulla cosiddetta "cella zero", la cella del carcere di Poggioreale che, secondo l'accusa, sarebbe stata utilizzata per le violenze ai danni dei detenuti. La sentenza è stata pronunciata stamattina a Napoli dal giudice Diego Vargas (terza sezione penale). Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Marcello Severino, Carmine Capasso, Carlo De Stavola, Elisabetta Montano e Marco Monica.

Alla sbarra c'erano 12 agenti della Penitenziaria, accusati di abusi e lesioni ai danni di detenuti; avevano tutti rinunciato alla prescrizione, alcuni di loro avevano già annunciato l'intenzione all'inizio del procedimento penale. Le presunte violenze erano state denunciate da quattro ex detenuti, che avevano raccontato di averle subite nel carcere napoletano di Poggioreale tra il 2012 e il 2014. Gli abusi, avevano detto, avvenivano nella "cella zero", vuota e non numerata, isolata dai reparti, non coperta dalla videosorveglianza e usata sistematicamente per i pestaggi.

Il processo era partito nel 2018. Diversamente da quanto accaduto per le violenze avvenute nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere, agli imputati nel processo sulla cella zero di Poggioreale non era stato contestata la tortura in quanto il reato è stato inserito soltanto nel 2017, quindi almeno 3 anni dopo il periodo dei fatti denunciati.

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