Prestiti usurari con tassi fino al 514%, vittima minacciata anche in ospedale: 5 arresti a Salerno

L'usuraio lo aveva seguito anche in ospedale, in una struttura della provincia di Frosinone, dove sapeva che l'avrebbe trovato perché lì era ricoverato in gravi condizioni un suo parente. E anche lì lo aveva minacciato, per costringerlo a pagare quel debito che era lievitato incredibilmente per via dei tassi illegali. Emerge dalle indagini che hanno portato all'ordinanza applicativa di misure cautelari per 5 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in violenza privata, usura, esercizio abusivo dell'attività finanziaria, in alcuni casi aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento è stato emesso dal gip di Salerno su richiesta della Dda ed eseguito all'alba di oggi, 4 novembre, dalla Direzione Investigativa Antimafia. I cinque avrebbero concesso a persone in stato di bisogno dei prestiti con interessi usurari, con tassi che in alcuni casi oscillavano tra il 300 e il 514% annuo; le vittime avrebbero dovuto restituire complessivamente circa un milione di euro.
Nel corso delle indagini sono stati accertati anche i sistemi che venivano utilizzati per costringere i debitori a pagare. Oltre all'episodio avvenuto in ospedale nel Frusinate, le forze dell'ordine hanno appurato che le minacce, così come le ritorsioni, facevano parte del modus operandi degli usurai e che venivano colpiti anche i familiari di quelli che avevano chiesto un prestito a loro: minacce continue, danneggiamenti alle automobili, anche visite di persona sui luoghi di lavoro. In alcuni casi le vittime erano state costrette a vendere i propri beni e a consegnare il ricavato agli usurai come pagamento parziale del debito contratto.