Pozzuoli, le trivellazioni per l’energia geotermica non si faranno più: “L’azienda rinuncia”

Il Comune di Pozzuoli non consentirà le trivellazioni private sul suo territorio per i sondaggi geotermici. A renderlo noto è il sindaco Luigi Manzoni: «Dopo confronto diretto tra l’Amministrazione Comunale e la società Prysmian – dice – è stato deciso di rinunciare alla richiesta di trivellazioni geotermiche sul nostro territorio.Questa scelta nasce dalla capacità di dialogo e di interloquire con tutti, di una filiera istituzionale che come sindaco ho messo in campo dal primo giorno del mio mandato, mettendo al centro la sicurezza, la sensibilità e le esigenze della comunità puteolana».
Il 7 luglio scorso, la società Prysmian Powerlink, srl della multinazionale Prysmian che si occupa di ingegnerizzazione, produzione e installazione di cavi sottomarini e terrestri HV, aveva protocollato in Regione Campania un il «rilascio del permesso di ricerca» di quella che viene definita «piccola Utilizzazione Locale a fini geotermici» a Pozzuoli. Prysmian avrebbe voluto perforare il terreno estraendo un massimo di 64.800 metri cubi di acqua da usare per la geotermia, ovvero sfruttando il calore del sottosuolo, compresa l'acqua di falda, attraverso pompe di calore per riscaldare, raffreddare gli edifici e produrre acqua calda, oppure centrali per produrre elettricità.
Ma lo "sforacchiamento" del terreno, da molti geologi ritenuto sicuro, era stato tuttavia fortemente osteggiato dalla cittadinanza che temeva, con quest'attività, di causare ulteriori problemi visto il fenomeno bradisismico sul territorio dei Campi Flegrei. E così l'azienda ha fatto dietrofront: «Prysmian ha comunicato la volontà di chiedere l’annullamento dell’istanza», conclude Manzoni.