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Picchia a morte il figlio di 2 anni della compagna, fermato nel Casertano

Un uomo di origine nigeriana, residente a Castel Volturno (Caserta) è stato sottoposto a fermo dai carabinieri per la morte di un bimbo di 2 anni, figlio della compagna: lo avrebbe picchiato procurandogli gravi lesioni che hanno causato la morte. Il piccolo era stato accompagnato nella notte al Pronto Soccorso, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
A cura di Nico Falco
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Un 25enne di origini nigeriane è stato sottoposto a fermo per la morte di un bimbo di 2 anni, figlio della compagna, di origini liberiane: è accusato di averlo picchiato provocandogli delle gravi lesioni che poi hanno portato al decesso. Il piccolo era stato accompagnato d'urgenza la notte scorsa in ospedale, ma al Pronto Soccorso della clinica Pineta Grande era arrivato già in condizioni disperate: i medici hanno fatto il possibile per salvarlo, ma il violento pestaggio di cui era stato vittima, non gli ha lasciato scampo.

L'indagine è coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone. Subito dopo l'arrivo in ospedale sono state avviate le indagini, affidate ai carabinieri di Castel Volturno. Dal primo esame, infatti, i medici hanno appurato che quelle lesioni erano sicuramente dovute a delle percosse. Gli investigatori, ricostruendo le ultime ore del bimbo, sono arrivati all'uomo, attuale compagno della madre del bimbo. Per lui è scattato il fermo.

Stando a quanto ricostruito la madre aveva affidato il bambino al compagno, come solitamente faceva, mentre era al lavoro come badante; al ritorno avrebbe trovato il piccolo massacrato, che respirava a stento, e lo avrebbe portato subito in ospedale. La madre, che ha indicato dal primo momento il compagno come responsabile, ha raccontato ai carabinieri di essere stato già in passato più volte maltrattata da lui. Il nigeriano è stato condotto in carcere. Il corpo del bambino è stato sequestrato e verrà sottoposto all'autopsia, per stabilire in che modo sia stato ucciso; dai primi accertamenti pare che non abbia usato soltanto le mani ma anche oggetti contundenti.

La storia, per quanto emerso fino ad ora, ricorda la tragica vicenda avvenuta nel gennaio 2019 a Cardito (Napoli), quando il piccolo Giuseppe Dorice, 4 anni, fu picchiato a morte dal patrigno, compagno della madre. Il bimbo fu portato al Pronto Soccorso ma morì poco dopo. Grave anche la sorellina, anche lei vittima dei continui abusi nell'abitazione dove viveva la coppia coi tre figli di lei. La madre dei bambini, Valentina Casa, e l'ormai ex compagno, Toni Essobti Badre, sono stati arrestati: l'uomo, accusato anche di tentato omicidio nei confronti dell'altra bambina, è stato condannato all'ergastolo, la madre a 6 anni di reclusione per maltrattamenti.

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