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Pestato a sangue per una donna: sei arresti nel clan Orlando a Marano di Napoli

Un violento pestaggio ai danni di un cittadino di origine albanese residente a Marano di Napoli: in manette sei uomini del clan Orlando. I sei lo avrebbero pestato a sangue per poi richiedere un “regalo in denaro”: la vittima era accusato di aver aggredito la ex compagna, diventata nel frattempo la donna di uno di loro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sei persone arrestate a Marano di Napoli, per l'agguato in una palestra che vide un uomo pestato brutalmente al suo interno. Sono tutte persone legate al clan Orlando di Marano, tutte raggiunte questa mattina da altrettante ordinanze di custodia cautelare: sono tutti gravemente indiziati di lesioni, violenza privata e, per uno di loro, estorsione, tutti reati che sarebbero stati compiuti dall'aggravante del metodo mafioso. Secondo gli inquirenti, infatti, il pestaggio era finalizzato a ribadire il "controllo" del territorio da parte del clan maranese.

L'agguato nato per una donna

I fatti risalgono al febbraio 2018: la vittima del pestaggio è un cittadino albanese, residente a Marano di Napoli. L'uomo era "accusato" dal clan Orlando di aver picchiato la ex compagna che, nel frattempo, era diventata la donna di uno di loro. E così decretarono il pestaggio: attirato con una scusa all'interno di una palestra di proprietà di uno di loro, l'uomo venne sottoposto ad un brutale pestaggio, al quale non riuscì ad opporsi, sopraffatto dal numero degli aggressori. Dopo il pestaggio, particolarmente violento, l'uomo preferì non sporgere denuncia per paura di ulteriori ritorsioni. E il clan decise che doveva quindi versare un "regalo" in denaro per riacquistare, a loro dire, il diritto di restare a Marano, terra che consideravano la propria.

Sei gli arresti, sono tutti uomini del clan Orlando

Quest'oggi, dopo una lunga serie di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono arrivate sei ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli verso gli aggressori, di cui quattro sono finiti in carcere e gli altri due agli arresti domiciliari. I sei sono gravemente indiziati di lesioni e violenza privata, mentre per uno solo di loro si aggiunge anche l'estorsione. Tutti i reati sarebbero stati commessi con l'aggravante del metodo mafioso. I sei sarebbero infatti tutti uomini affiliati al clan Orlando di Marano.

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