Patto tra politici e camorristi nel Casertano per le elezioni, 6 arresti a Santa Maria a Vico

Le elezioni del 2020 di Santa Maria a Vico (Caserta) sarebbero state inquinate dal clan Massaro, che avrebbe stretto un accordo con alcuni esponenti politici locali per supportare la loro elezione: è la tesi investigativa che ha portato all'ordinanza nei confronti di 6 persone nel comune del Casertano; i destinatari sono quattro presunti esponenti del clan di camorra, per i quali è stato disposto il carcere, e quattro amministratori del Comune, sottoposti, invece, agli arresti domiciliari.
Le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il provvedimento è in esecuzione dalle prime ore di oggi, 22 ottobre, dalle fiamme gialle della Compagnia di Marcianise. Il nome in codice dell'operazione è "Suessola", come la valle che, tra le province di Caserta e di Benevento, collega la pianura campana con la valle Caudina.
Dalle indagini è inoltre emerso che gli amministratori locali, a seguito della loro elezione nella tornata elettorale del 20 e 21 settembre 2020, avrebbero effettivamente favorito i presunti esponenti del clan: i pregiudicati avrebbero avanzato richieste per ottenere l'emanazione di atti a loro favorevoli e i politici si sarebbero mostrati disponibili ad assecondarli.