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Patto per la Sicurezza a Napoli: un esercito per le strade contro rapine e accoltellamenti: il piano

Il sindaco Manfredi domani dal Prefetto: “Servono più uomini”. Ruotolo (Gruppo Misto): “Serve un Patto per disarmare la città, ma no alla militarizzazione”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Risse, rapine, ragazzini accoltellati e ragazze sfregiate a vita con l'acido mentre passeggiano in strada. A Napoli c'è un'escalation di violenza. Il sindaco Gaetano Manfredi domani mattina incontrerà il prefetto Claudio Palomba. Sul tavolo l'ipotesi di un Patto per la Sicurezza in città con il Governo Draghi per aumentare la presenza delle forze dell'ordine in strada e fermare il dilagare di questa violenza incontrollata. Il tutto mentre il Comune sta per varare il nuovo regolamento sulla sicurezza urbana che, assieme ad altri provvedimenti sul commercio, dopo il 17 giugno andrà progressivamente a sostituire l'ordinanza sulla malamovida in scadenza. Intanto, gli abitanti della III Municipalità denunciano l'aumento dei reati sul territorio – prese d'assalto soprattutto le zone di via Foria, Rione Sanità e Corso Amedeo di Savoia – e lanciano una raccolta firme per chiedere più controlli. Il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto): "Serve un Patto per disarmare la città, ma no alla militarizzazione".

Patto per la sicurezza a Napoli, vertice in Prefettura

È fissato per domani il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica urgente in Prefettura chiesto dal sindaco Gaetano Manfredi "dopo gli episodi che si sono verificati in città che vedono al centro sempre i giovani". "La sicurezza in città rappresenta una priorità per l'amministrazione – ha detto il primo cittadino – soprattutto alla luce degli ultimi casi di cronaca. Il tavolo di confronto, e la conseguente azione è divenuto urgente per dare risposte al territorio, come già sta facendo il Comune con gli interventi massivi messi in campo dalla polizia municipale nei diversi quartieri cittadini maggiormente frequentati". Sullo sfondo l'ipotesi di chiedere al Governo Draghi un nuovo Patto per Napoli, questa volta sulla sicurezza, che possa portare in città più uomini delle forze dell'ordine.

"Revoca del reddito di cittadinanza a chi non manda i figli a scuola"

Ma si sta pensando ad un pacchetto di misure complessivo, che possa tenere dentro anche altre leve, come la revoca del reddito di cittadinanza ai genitori che non mandano i figli a scuola nell'età dell'obbligo, per contrastare il fenomeno dell'evasione scolastica che a Napoli e in provincia ha percentuali altissime. Dopo il Comitato per la Sicurezza del 18 maggio si è deciso di programmare un incontro con l'Inps e altre istituzioni interessate per definire modalità operative per procedere alla revoca di alcune tipologie di indennità percepite dai genitori i cui figli risultino inadempienti agli obblighi scolastici. Anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando si è detto d'accordo.

Ruotolo: "Un Patto per disarmare la città"

Sulla vicenda interviene anche il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto): "Oggi più che mai disarmiamo Napoli. Occorre una de-escalation, con un controllo capillare del territorio, prima che la situazione sfugga di mano. Due ragazze sfregiate con l'acido da altre ragazze. Ragazzi rimasti feriti davanti a un bar da un uomo che ha sparato a ripetizione. Rapine, richieste di estorsione, un clima diffuso di violenze e di barbarie. Non sempre è camorra ma da sole le forze dell'ordine non ce la possono fare. Bene ha fatto il sindaco Manfredi a sottolineare la gravità della situazione, a sottolineare la priorità sicurezza in città".

"Sappiamo bene che la militarizzazione dell'area metropolitana non risolverebbe il problema – conclude Ruotolo – ma dobbiamo provare a fermare subito questa ondata di violenze lavorando in tempi rapidi a tutte una serie di misure a cominciare da una presenza costante di forze dell'ordine dove avvengono con più frequenza gli atti di violenza. Bisogna prendere come modello il patto educativo appena siglato e chiamare governo, istituzioni locali e società civile con i comitati di liberazione dalla camorra per lanciare un'operazione culturale e di sicurezza: disarmiamo Napoli!".

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