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Parla l’Elemosiniere del Papa: “Il Pontefice per i poveri chiede lavoro, non soldi”

Il cardinale Krajewski a Napoli per l’apertura della “Lavanderia di Papa Francesco” ha raccontato il rapporto tra Bergoglio e gli esclusi.
A cura di Antonio Musella
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Cardinal Konrad Krajewski / foto Fanpage.it
Cardinal Konrad Krajewski / foto Fanpage.it

Konrad Krajewski è un personaggio di primo piano del Vaticano sotto il papato di Francesco. Elemosiniere Apostolico, in pratica la figura che gestisce i soldi delle offerte, membro del dicastero per lo sviluppo umano e della commissione di vigilanza dello IOR, la banca vaticana, il cardinale polacco salì agli onori delle cronache quando in prima persona riallacciò la corrente allo Spin Time Labs, un palazzo occupato dai movimenti di lotta per la casa di Roma, con oltre 400 abitanti a cui erano state staccate le utenze.

Krajewski a Napoli ha inaugurato la "Lavanderia di Francesco", uno spazio all'interno della Casa dell'Amicizia della Comunità di S.Egidio, nel cuore del centro storico napoletano. Ed è stata questa l'occasione per parlare anche del ruolo della Chiesa di Francesco. "Accanto ai poveri, come diceva Gesù" ha spiegato Krajewski, e non sono mancati gli aneddoti su Bergoglio.

Il centro per i senza fissa dimora nel centro storico di Napoli

"Di Napoli mi piace il disordine, le parole abbasce, ngoppa, ma soprattutto il grande cuore dei napoletani, che dividono sempre tutto" ha esordito così il cardinale Konard Krajewski giunto a Napoli per inaugurare "La Casa dell'Amicizia" in via S.Biagio dei Librai, nel cuore del centro storico. Qui la Comunità di S.Egidio con l'aiuto della Procter & Gramble, ha realizzato uno spazio docce per i senza fissa dimora. Ma non solo, oltre ai bagni, alle docce, con tanto di prodotti per l'igiene e asciugacapelli, i senza fissa dimora potranno accedere liberamente alle lavatrici e asciugatrici al pian terreno della struttura.

Sopra al primo piano sono in allestimento l'ambulatorio di medicina generale, quello oculistico e quello odontoiatrico, anche in questo caso realizzati grazie alle donazioni e all'opera gratuita di medici e volontari. Al secondo piano invece una casa appartamento per 7 senza fissa dimora anziani, seguiti da molti anni dalla Comunità di S.Egidio, che finalmente avranno un tetto sulla testa. Il tutto è stato possibile grazie al contributo dell'elemosineria apostolica retta da Krajewski.

"Non facciamo nulla di straordinario, ma facciamo una cosa semplice, rendere aperte le docce ed i bagni – ha spiegato – sono cose che per noi sono naturali ma i senza fissa dimora non possono averle. E lo stesso per la lavanderia, questo spazio è un esempio di come si possono aiutare gli altri". Il cardinale, che nel 2013 è stato anche arcivescovo di Benevento, ha ricordato come in queste opere della Santa Sede ci sia lo spirito di quella che è la Chiesa di Francesco. "Questa è la Chiesa, quella che sta dalla parte degli sfortunati e degli esclusi – ha spiegato – Gesù nel vangelo dice che i poveri ci saranno sempre, noi facciamo quello che faceva Gesù. Io quando devo prendere qualche decisione anche a nome del Santo Padre mi chiedo sempre: Cosa farebbe Gesù al posto mio?"

Papa Francesco: "Non pensate che sia sbandato, è Gesù che parla dei poveri"

Krajewski si è intrattenuto a lungo con i giornalisti presenti raccontando anche una serie di aneddoti che legano Papa Francesco ai poveri e che manifestano in maniera plastica l'attitudine del suo papato verso gli ultimi. "Papa Francesco parla ogni giorno dei poveri, certe volte ci dice, non credete che io sia sbandato perché parlo sempre dei poveri, è Gesù che in ogni pagina del vangelo parla dei poveri". Ed ha poi raccontato: "Certe volte quando vanno dal Papa gli uomini che hanno un po' di potere nel mondo e vogliono offrire qualcosa al Santo Padre, lui dice andate all'elemosineria apostolica, e quando vengono da noi non chiediamo mai soldi, ma due posti di lavoro. Perché in questo modo si restituisce dignità alle persone che poi diventano autonome".

Povertà: la situazione a Napoli oggi

Nella città di Napoli il numero dei senza fissa dimora è stimato in circa 3.000 persone provenienti da ogni parte del mondo. L'unico dormitorio pubblico del Comune di Napoli ha una capienza massima di poco più di 100 posti letto. A sopperire in qualche modo alla bassissima disponibilità messa a disposizione dalle istituzioni sono gli enti religiosi e le strutture del terzo settore, rimaste sostanzialmente le uniche ad occuparsi delle persone che vivono per strada. "Attraverso questa iniziativa il Santo Padre vuole dare un segnale di amicizia e di amore per la gente sfortunata qui a Napoli, dobbiamo ridare dignità alle persone" ha concluso Krajewski.

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