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Panetterie da incubo a Pianura: 52mila euro di corrente rubata e 500 chili di cibo da buttare

Arrestate due donne a Napoli Ovest: nelle loro attività trovati allacci abusivi alla rete elettrica e quintali di prodotti in pessimo stato di conservazione.
A cura di Nico Falco
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Le titolari di due panetterie sono state arrestate dai carabinieri a Pianura, nella periferia Ovest di Napoli: le due attività erano alimentate tramite un allaccio abusivo alla rete elettrica e, ispezionando i locali, sono stati trovati 500 chili di prodotti da forno e alimenti in cattivo stato di conservazione; per le due sono scattati gli arresti domiciliari per furto di energia. La scoperta durante un servizio straordinario svolto dai militari della stazione di Pianura col supporto della pattuglia di Bagnoli, nel bilancio anche due denunciati per guida senza patente, 16 automobilisti e motociclisti sanzionati per violazioni al Codice della Strada, 6 veicoli sequestrati e 2 giovani segnalati alla Prefettura per uso personale di stupefacenti.

Nella prima panetteria è stato accertato che l'impianto elettrico era stato modificato: il contatore era stato manomesso e la fornitura arrivava direttamente dalla rete madre, quindi con un allaccio collegato all'illuminazione pubblica; il danno stimato sarebbe di oltre 18mila euro in poco meno di due anni. La titolare, una 34enne di Giugliano, è stata arrestata e sottoposta ai domiciliari in attesa di giudizio mentre il marito è stato denunciato per concorso nella manomissione del contatore. Durante il controllo, effettuato con la collaborazione del personale ispettivo dell'Asl, sono stati sequestrati 200 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Scenario analogo in una seconda panetteria, sempre nel quartiere. In questo caso a finire ai domiciliari è stata una 56enne, anche lei per un allaccio abusivo alla rete elettrica: grazie alla manipolazione del contatore, i consumi non venivano conteggiati. Con questo sistema la donna avrebbe risparmiato circa 34mila euro. L'ispezione ha portato alla scoperta di quintali di merce da buttare: circa 300 chili di prodotti, che erano in pessimo stato di conservazione.

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