Operai distruggono lastre di amianto con le mani, senza protezioni: sequestrato cantiere di 5mila metri quadri

Un'operazione pericolosissima, soprattutto per la loro salute, ma anche per quella di chi gli stava intorno, quella che alcuni operai stavano eseguendo in un cantiere a Napoli: gli uomini stavano infatti distruggendo alcune lastre di amianto a mano, senza nessuna protezione. La scoperta è stata effettuata dagli agenti del Reparto Tutela Ambientale della Polizia Municipale di Napoli, su segnalazione dell'Arpac (l'agenzia regionale per la protezione ambientale): il cantiere, un'area di 5mila metri quadrati, è stata così posta sotto sequestro dai vigili urbani.
Come è noto, l'amianto, quando viene distrutto, e quindi quando le sue particelle si diffondono nell'atmosfera, è altamente tossico e cancerogeno. Gli agenti della Polizia Municipale di Napoli, insieme ai tecnici dell'Arpac, sono così intervenuti nel cantiere: qui, i vigili urbani hanno accertato che erano in corso alcuni lavori di demolizione di un vecchio edificio, che avrebbe dovuto lasciare spazio a una nuova attività di distribuzione e commercializzazione di alimenti. Proprio nel cantiere, come detto, gli agenti e i tecnici ambientali hanno scoperto gli operai che distruggevano lastre di amianto senza le protezioni adeguate per la loro salute.

Al termine dei controlli, l'intero cantiere, di circa 5mila metri quadrati, è stato così sottoposto a sequestro penale, mentre il titolare è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi. Da ulteriori indagini, i vigli hanno scoperto che altro materiale precedentemente rimosso dal cantiere era stato trasportato in una cava nel Comune di Marano, nella provincia di Napoli, dove è stato effettuato un sopralluogo per verificare eventuale presenza di amianto.