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“No all’utero in affitto, a Scampia le donne lo spaccerebbero come la droga”: Nunzia De Girolamo travolta dalle polemiche

La ex ministra, contraria alle gestazione per altri, sostiene che in quartieri “come Scampia” a Napoli mamme-spacciatrici finirebbero per vedere i loro figli come una dose di droga. Dopo qualche ora si scusa.
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Ma lo ha detto davvero? I presenti nello studio di PiazzaPulita su La7 si guardano per un attimo, perplessi, e sembrano chiederselo. Nunzia De Girolamo ha davvero detto quello che ha detto? Risposta: sì. Intervistata su vari temi, la ex ministra, moglie del coordinatore Pd Campania Francesco Boccia, ha discettato anche del tema  – delicatissimo – delle famiglie omogenitoriali (ovvero figlio, biologico o adottato, di una coppia omosessuale) spiegando di essere «contraria all'utero in affitto». E fin qui è una posizione politica, non lontana da quella di una certa parte del Paese.

Sono le argomentazioni di De Girolamo a generare malcontento e polemica:

Sono assolutamente contraria alla gestazione per altri. Ma sono contraria per etero e omosessuali perché vengo da una regione dove già mi immagino Scampia, dove le donne smettono di spacciare hashish e cominciano a spacciare l'utero, quindi sono terrorizzata dalle storture di questo paese e mi attengo alla Costituzione.

Dunque secondo la ex ministra sannita, ora personaggio televisivo, nel quartiere napoletano di Scampia, ancora una volta identificato come paradigma del Male, set permanente di Gomorra, le donne, ovviamente spacciatrici, non vedono l'ora di vendere bambini come dosi di cocaina o kobret. La trasmissione è del 15 settembre, le reazioni arrivano piano piano ma sempre più intense.

Fino a quella di Luca Trapanese che a Napoli è assessore alle Politiche Sociali ma che con la sua storia personale è simbolo delle famiglie omogenitoriali in Italia.

Scrive Trapanese su Facebook:

alle sue parole ho sentito il dolore di Scampia bruciarmi nelle vene.
Scampia è uno dei quartieri di Napoli che ha pagato il prezzo più caro a causa dell'abbandono delle periferie da parte delle Istituzioni.
Nunzia De Girolamo, che delle Istituzioni ha fatto parte nel corso della sua esperienza politica da Ministra, questo dovrebbe saperlo e molto bene.
A Scampia, dove non arrivano le istituzioni, per mancanza di volontà, coraggio o semplice inadeguatezza, arrivano le persone, quelle che amano il proprio quartiere nonostante tutto, che lavorano quotidianamente per rendere le strade sicure, che nutrono la speranza.
Negli ultimi anni è cambiato molto, e le donne sono il cuore, l'anima e il coraggio di questo cambiamento, alla continua ricerca di alternative per i propri figli, per tenerli lontani da strade sbagliate, offrire loro una possibilità di futuro. E Nunzia De Girolamo si permette di sostenere in televisione, con una naturalezza da brividi, che le donne a Scampia trascorrono le giornate a spacciare droga, e passerebbero volentieri a "spacciare l'utero".

Parole gravissime dette innanzitutto da una donna, che poi evidentemente ha una conoscenza molto limitata di Scampia e non abbastanza sensibilità da capire che quelle donne sono dei veri e propri giganti. Donne coraggiose, che vivono una vita ben diversa da quella delle parlamentari e delle opinioniste televisive.

Chiedo a Nunzia De Girolamo di scusarsi pubblicamente con le donne di Scampia, che non meritano di certo le sue parole di disprezzo, semmai sostegno e incoraggiamento a non mollare e resistere.
Aggiungo che sono disposto ad accompagnarla nelle realtà sociali della zona.

Dopo qualche ora di intense polemiche social e di veementi reazioni dal mondo della politica nostrana, De Girolamo si è scusata:

Ammetto che il riferimento a Scampia era inopportuno e non era mia intenzione toccare o urtare la sensibilità di persone delle quali io conosco difficoltà e problemi molto più di qualche censore da salotto o da tastiera.

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