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Parchi chiusi, niente bus e metro, zero bagni pubblici: ma Napoli dai turisti vuole solo i soldi?

Niente mezzi pubblici, niente servizi. Ma Napoli dai turisti vuole solo i soldi o prima o poi deciderà di offrire anche i servizi basilari?
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Scena uno: treno alta velocità che parte dalla stazione centrale in piazza Garibaldi nel pomeriggio. Sono a piazza Dante, la metro è chiusa, i bus non ci sono perché è stato deciso così dal Comune di Napoli – questione straordinari e scontro coi lavoratori –  come ci arrivo? Prendo un taxi. Ma se pure loro scarseggiano perché è forte la domanda a Pasqua e Pasquetta che si fa? Semplice: due chilometri a piedi, di corsa,  in ansia fino alla Ferrovia, sperando di arrivare in tempo.

Scena due: arrivati a Napoli alle 8 del mattino e da allora sempre in giro; alle ore 16 inevitabilmente c'è bisogno di andare in bagno, a meno di non essere una nave-cisterna. I bagni pubblici non ci sono. Il bar ha il cartello «guasto», un altro solo previa consumazione. Che si fa? Si va alla ricerca del WC perduto. Sperando in qualcuno di buon cuore.

Scena tre: la Protezione Civile della Campania dice «allerta meteo per vento forte», l'indomani la giornata è ottima. Chi non vive a Napoli non sa dell'allerta meteo, arriva qui, alza gli occhi al cielo e vede un bel sole. E quindi si reca nei parchi pensando di trovarli aperti. Tipo la Floridiana al Vomero, dove si è assistito ad un balletto indecente: chiusa per l'allerta, il maltempo non si è presentato ma la decisione di aprirla è naufragata davanti all'evidenza dei fatti: la protezione civile era tutta impegnata allo stadio Maradona davanti ai tornelli per la partita di calcio.

Niente mezzi pubblici nel pomeriggio di Pasqua e Pasquetta, niente servizi igienici nelle zone più popolate dai turisti, niente sistema di informazioni sui parchi né capacità di "resilienza" per aprire i parchi una volta appurato il bel tempo. Insomma: ma dai turisti Napoli vuole solo i soldi? Vuole solo rimpinzarli di fritturine di dubbia fattura, pizzette d'asporto e  sfogliatelle?

È normale che vi siano strade prese d'assalto: via Toledo, Lungomare e Decumani sono le uniche zone percorribili a piedi in assenza di mezzi pubblici. In questo modo la città si è accorciata, intasata, "abbuffata", lasciando in seria difficoltà altre zone pur belle e degne di essere visitate e valorizzate.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, conclusa la fase del lamento istituzionale e del «non ci sono soldi» ha deciso di prendersi le sue responsabilità e "metterci le mani" o farà come il suo predecessore che dava la colpa alla storia italiana dal ‘900 ad oggi?

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