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Napoli, sgominata la banda che creava documenti falsi per i clandestini: 14 arresti

Blitz dei carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Napoli all’alba di questa mattina: i militari dell’Arma hanno sgominato una organizzazione dedita alla creazione di documenti falsi destinati agli immigrati clandestini, così che potessero regolarizzare, illegalmente, la propria posizione sul territorio.
A cura di Valerio Papadia
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Una vasta operazione è in corso dalle prime ore di questa mattina nel capoluogo campano: un blitz dei carabinieri del Ros, insieme a quelli del Comando Provinciale di Napoli, ha sgominato un'associazione dedita alla creazione di documenti falsi per gli immigrati clandestini, così che potessero regolarizzare, illegalmente, la propria posizione sul territorio. Sono 14 le misure di custodia cautelare applicate questa mattina dai carabinieri, su richiesta della Procura di Napoli, che ha coordinato le indagini: i reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, corruzione e falso ideologico e materiale. Gli arrestati, tutti di nazionalità italiana, afghana e pakistana, sono stati destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, due agli arresti domiciliari, mentre nei confronti degli altri 11 sono stati destinatari di una ordinanza di obbligo di dimora.

Le indagini – partite in seguito agli attentati terroristici di Parigi nel 2015 e di Bruxelles nel 2016 – dei magistrati della Procura della Repubblica di Napoli e dei carabinieri hanno dunque permesso di svelare l'esistenza, a Napoli, di una vera e propria organizzazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso, appunto, la creazione di documenti falsi per permettere a questi soggetti di entrare o di permanere, illegalmente, sul territorio italiano. Le indagini hanno accertato che l'organizzazione produceva documenti falsi per soggetti di varie nazionalità: pakistani, indiani, tunisini, marocchini, afghani, ucraini e russi, spesso provenienti anche da aree di crisi. La base logistica dell'organizzazione era in un internet point di Napoli, che contestualmente alle operazioni è stato posto sotto sequestro.

Tra gli arrestati anche un dipendente comunale

Tra i 14 indagati, destinatari delle misure cautelari odierne, risulta esserci anche un dipendente di una delle Municipalità del Comune di Napoli, addetto al rilascio e al rinnovo delle carte di identità e all'emissione di certificati di residenza. L'uomo riceveva denaro dall'organizzazione, secondo un tariffario stabilito proprio da lui a seconda del tipo di atto da compiere.

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