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Napoli, riapertura scuole a rischio il 24 settembre: c’è sciopero. Scontro Comune-sindacati

Scuole comunali a Napoli a rischio riapertura il 24 settembre. Tutti i sindacati sono in agitazione a causa dei ritardi che si scontano sull’adeguamento degli istituti alle norme per il Coronavirus. La UilFpl e il Csa hanno proclamato 4 ore di assemblea generale dei lavoratori delle scuole dell’infanzia e degli asili nido (praticamente gli istituti che accolgono i bimbi da 0 a 6 anni) dalle 9 alle 12 per il 24 e il 25 settembre. Sulle barricate anche Cgil e Cisl. Anselmi (Cisl):”Subito un incontro col Comune per garantire una riapertura in sicurezza, o proclamiamo lo sciopero”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scuole comunali a Napoli a rischio riapertura il 24 settembre. Tutti i sindacati sono in agitazione a causa dei ritardi che si scontano sull'adeguamento degli istituti alle norme per il Coronavirus. La UilFpl e il Csa hanno proclamato 4 ore di assemblea generale dei lavoratori delle scuole dell'infanzia e degli asili nido (praticamente gli istituti che accolgono i bimbi da 0 a 6 anni) dalle 9 alle 12 per il 24 e il 25 settembre: “Non ci sono le condizioni per ripartire il 24 settembre”, commentano Annibale De Bisogno e Giuseppe Migliaccio (Uilfpl) e Francesca Pinto e Roberta Stella (Csa). E Agostino Anselmi (Cisl FP) commenta: “Chiediamo subito un incontro con l'amministrazione per chiedere un rinvio dell'apertura della scuola, affinché avvenga in sicurezza. Altrimenti proclameremo lo sciopero”. Mentre anche la Cgil Fp con Danilo Criscuolo annuncia provvedimenti analoghi: “Stiamo valutando la convocazione dell'assemblea dei lavoratori. Senza maestre e bidelli – dice – non so come le mamme potranno portare i bimbi in classe. Si va verso un rinvio alla settimana successiva”. Sia Anselmi che Criscuolo censurano “l'assenza di unità sindacale da parte delle altre sigle Uil e Csa sulla questione scuola”. Domani, intanto, a Palazzo San Giacomo si terrà la riunione con i direttori delle Municipalità e il medico competente per fare il punto della situazione in vista della riapertura dell'anno scolastico.

Scuola, Uil e Csa: “Assemblea dei lavoratori il 24 e 25”

Uil e Csa hanno proclamato “per i giorni 24 e 25 settembre dalle ore 9 alle ore 12 assemblee sindacali di tutto il personale delle Scuole dell'Infanzia e degli Asili Nido del Comune di Napoli, che si terranno nel rispetto delle norme sul contenimento del Covid19 presso la Sala Nugnes al quarto piano del palazzo del Consiglio comunale di via Verdi”. “Siamo molto preoccupati – scrivono nella nota Annibale De Bisogno e Giuseppe Migliaccio (Uilfpl) e Francesca Pinto e Roberta Stella (Csa) – perché una riapertura che non inizi con la risoluzione dei problemi può comportare una conseguente chiusura a breve. Le assemblee sono a tutela della regolarità e della funzionalità del nuovo anno scolastico”.

Riapertura scuola a Napoli, tutti i ritardi

“Sin dal mese di marzo con l'inizio della pandemia – scrivono Uil e Csa in una nota al sindaco Luigi De Magistris e all'assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri – abbiamo evidenziato tutte le criticità e hanno ricercato nei numerosi confronti avuti con l'amministrazione soluzioni per la riapertura in sicureza delle scuole e dei nidi dell'infanzia del Comune di Napoli. Nonostante le numerose denunce inviate a tutti i livelli dell'amministrazione, constatiamo ad oggi, nonostante la proroga dell'apertura delle scuole al 24 settembre, la situazione è la seguente:

  • parere negativo dei revisori dei conti sulla delibera del fabbisogno delle maestre e delle educatrici
  • non approvata dal consiglio comunale la delibera di impegno di spesa per la copertura degli incarichi delle maestre di classe comune e di sostegno. Detta delibera prevede la copertura di 100 posti di maestra di sostegno per i bambini portatori di handicap e 60 posti di educatore e maestra di classe comune.
  • mancata igienizzazione delle scuole e dei nidi prevista dalla normativa vigente e a tutt'oggi ancora non eseguita causando carenti condizioni igienico sanitarie della gran parte delle strutture scolastiche e delle aree esterne inutilizzabili per mancanza di pulizia e diserbamento.
  • carenza di personale ausiliario (bidelli, operatori NapoliServizi) indispensabili al funzionamento dei servizi e all'applicazione di quanto previsto dalle linee guida.
  • mancata individuazione del personale con la rilevazione della temperatura.
  • mancata individuazione dei referenti Covid19.
  • mancanza di un vademecum Covid che stabilisca regole comportamentali e univoche da adottare nelle scuole e nei nidi delle dieci Municipalità per il personale e l'utenza.
  • mancanza di un protocollo tra l'Asl e il Comune di Napoli in caso di contagi.
  • non è stata ancora ultimata la segnaletica orizzontale e verticale nelle scuole e nei nidi.
  • non è stata individuata la stanza Covid (a chi compete e chi decide?).
  • insufficiente o totale assenza di Dpi (mascherine, guanti, visiere eccetera).
  • assenza di sapone e liquidi per igiene mani e per il lavaggio della biancheria (lenzuola, asciugamani in dotazione ai nidi).
  • problemi ai servizi igienici del personale e dei bambini totalmente rotti o non utilizzabili nell'80% delle scuole e dei nidi.

Cgil e Cisl: “Serve unità sindacale”

Sulle barricate anche la Cisl e la Cgil. “Avevamo invitato la Uil e il Csa a prendere una posizione comune di tutti i sindacati – spiega Agostino Anselmi (Cisl Fp) – i punti critici sollevati sono gli stessi che abbiamo presentato noi al Comune la settimana scorsa, chiedendo il rinvio dell'apertura delle scuole. Peraltro il luogo dell'assemblea indicato non è in grado di ospitare il personale in agitazione, perché quella sala ha una capacità di 20 persone con le norme Covid”. “Noi – aggiunge Anselmi – chiediamo subito incontro amministrazione per un rinvio dell'apertura dei servizi educativi scolastici. Devono ancora mettere per iscritto il regolamento per tutte le scuole con le norme Covid e noi abbiamo chiesto che sia uguale per tutte le 10 municipalità e devono presentare il documento valutazione rischi per le maestre. La mancata approvazione della delibera per l'assunzione di 153 maestre infine pone un problema per i bimbi diversamente abili: non avranno l'insegnante di sostegno. Quindi il 24 i bambini si accetteranno lo stesso o non si potranno accogliere? Noi vogliamo la riapertura della scuola – conclude Anselmi – ma in sicurezza. Se il Comune non accetterà queste condizioni, proclameremo lo sciopero della categoria”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Danilo Criscuolo (Cgil): “il 15 settembre – scrive in una nota – è saltato il numero legale in consiglio comunale. Era il consiglio in cui doveva passare la delibera sugli incarichi per scuole dell’infanzia ed asili nido! Alla luce di quaanto accaduto e al ripetersi di episodi di inagibilità delle sedi o per assenza di pulizia o di manutenzione chiediamo l’immediata convocazione del tavolo sulla scuola! Ad oggi le condizioni per aprire in sicurezza ci sono solo in determinate situazioni. Si deve avere il coraggio di non mandare allo sbaraglio lavoratori e lavoratrici, bambini e famiglie”.

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