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Napoli, dal 2023 tassa di 1 euro a Capodichino e aumenti Irpef da 13 a 628 euro a famiglia

Nel 2024 l’Irpef a Napoli aumenterà ancora da 25 a 1.257 euro in più. La fascia di reddito più colpita (20-26 mila euro) pagherà 44 euro in più all’anno.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli dal 2023 i passeggeri che arrivano o partono dall'aeroporto di Capodichino pagheranno la tassa di imbarco di 1 euro in più sul biglietto. Lo prevede il piano del Comune di Napoli che sarà presentato al Governo Draghi per risanare il disavanzo da 5 miliardi di euro. Il Comune incasserà dalla tassa di imbarco circa 10 milioni all'anno fino al 2042, per un totale stimato di circa 200 milioni di euro. Sempre dal prossimo anno, come anticipato da Fanpage.it, scatterà l'aumento dell'addizionale Irpef dello 0,1% (che è già al massimo di legge in città 0,8%, a causa del pre-dissesto, dal 2013), per un incasso previsto di 5,9 milioni in più e dal 2024 ci sarà un ulteriore aumento di un altro 0,1%, per arrivare a incassare 15,6 milioni all'anno, per un totale di 302,3 milioni entro il 2042.

Numeri che emergono dalla relazione al piano del Patto per Napoli, firmata dall'assessore Pier Paolo Baretta, e inviata alla commissione Bilancio, presieduta da Walter Savarese. Il documento, poi, sarà alla base dell'accordo con il premier Mario Draghi, che sarà firmato nei prossimi giorni. Nel complesso, il Comune prevede di incassare entro i prossimi 20 anni circa 730 milioni di euro. ù

Irpef, aumenti da 25 a 1.200 euro in due anni

Il Comune ha preparato una simulazione di quanto influiranno gli aumenti sulle famiglie napoletane. Per cominciare, bisogna premettere che la fascia di esenzione viene aumentata a 12mila euro, sotto i quali non si paga nulla. Per gli altri redditi che vanno da 12mila a oltre 300mila, gli aumenti andranno da 12,77 euro per la prima fascia a 628,86 euro per l'ultima che va oltre i 300mila euro, nel primo anno.

Ma le fasce di reddito più interessate saranno quella tra 20mila e 26mila euro (20,04% dei contribuenti) che avrà un aumento di 21,92 euro, quella tra 15mila e 20 mila euro, che avrà un aumento di 16,81 euro, e quella tra 29mila e 35mila euro, che avrà un aumento di 27,36 euro. Cifre destinate ad aumentare nel 2024, da 25,55 a 1.257,72 euro tra prima e ultima fascia. In questo caso, la fascia 20-26mila avrà 43,84 euro di aumento, quella 15-20mila 33,63 euro e quella 29-35mila 60,71 euro.

Scatteranno invece dal 2027 gli aumenti dei canoni di concessione e locazione del patrimonio comunale. Il Comune in questo caso prevede di incassare circa un milione di euro in più all'anno. Sempre dal 2026 in poi si vedranno i primi effetti del nuovo sistema di riscossione affidato ai privati.

Maresca: "Impugneremo l'atto"

Sulle barricate Catello Maresca, leader dell'opposizione di centrodestra in consiglio comunale: "Nessuna misura strutturale, ma solo aumento delle tasse ai cittadini napoletani. Una pratica già nota e che riesce benissimo alla sinistra. Nonostante un impegno assunto in Consiglio comunale, il sindaco Manfredi ha dovuto subire l’ulteriore imposizione romana dell’aumento dell’aliquota Irpef, già – come è noto – ai massimi per legge. Anzi un doppio aumento – prosegue – mai discusso prima, di 0,1 punti nel 2023 ed un ulteriore 0,1 dal 2024. Poveri i napoletani che saranno ulteriormente vessati. Come opposizione abbiamo già dato mandato ad un gruppo di avvocati di verificare l’impugnazione dei provvedimenti di aumento, che diventano chiaramente vessatori e discriminatori per i nostri concittadini".

Palumbo: "Una commissione speciale sul Patto"

"Sulle linee di indirizzo legate alle entrate finanziarie per la parte economica che dovrà immettere il comune nel rispetto del patto – commenta il consigliere Rosario Palumbo di Cambiamo! – ringrazio l'assessore per aver dato valore al mio ordine del giorno approvato in consiglio comunale, ribadisco alcuni punti che reputo di particolare importanza per l'incremento dei fondi: Necessità di un piano di valorizzazione del patrimonio, aggiornamento sulle entrate riguardante il patrimonio, e attuazione di una seria politica attiva, fino ad oggi assente, per la riscossione tributi. Bisogna inoltre attivare velocemente una procedura di riorganizzazione delle partecipate, i probabili 6 mesi di "ragionamento" proposti dall'assessore da parte mia sembrano troppi. Su questo patto si gioca la credibilità dell'amministrazione e della politica, pertanto ho chiesto di istituire una commissione speciale che possa seguire con attenzione questo tema".

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