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Lungomare di Napoli, addio a 200 alberi: sono morti disseccati o uccisi dai coleotteri

Sono quasi 200 gli alberi del lungomare di Napoli da sostituire: lecci, platani e Jacaranda che costeggiano via Caracciolo e viale Anton Dohrn, in gran parte già morti, in altri casi in agonia disseccati o bucati dai coleotteri. Il Comune di Napoli ne abbatterà 30 e li ripianterà tutti e 200, con le stesse specie arboree. Lavori per 3 mesi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Disseccati, scortecciati, presi d'assalto dai coleotteri (insetti xilofagi cerambicidi) che ne hanno forato il fusto per riprodursi, uccidendoli. Sono quasi 200 gli alberi del lungomare di Napoli da sostituire. Filari di lecci, platani e Jacaranda che costeggiano via Caracciolo e viale Anton Dohrn, circondando la Villa Comunale e il Circolo del Tennis. Un'immagine da cartolina di Napoli e del Golfo, visibile anche da chi si affaccia da via Partenope, purtroppo ormai appassita. In gran parte morti da tempo e mai rimpiazzati. Al loro posto sono rimaste solo ceppaie e riquadri vuoti, in alcuni casi riempiti di cemento. Circa 30 alberi, invece, giacciono attualmente in agonia, dopo anni di abbandono all'incuria. I tessuti legnosi interni ormai degradati. Le chiome scarne. Il Comune di Napoli adesso si prepara ad abbatterli perché irrecuperabili.

Tre mesi di lavori, 30 saranno abbattuti

Sono 189 in totale gli alberi che saranno ripiantati con piante della stessa specie. È già pronto il progetto definitivo con un investimento di circa 200mila euro, attinti dai 5 milioni di euro della Città Metropolitana per la cura del verde. Sono previsti 3 mesi di lavori, mentre il progetto prevede anche due anni di manutenzione. Nello specifico, su viale Anton Dohrn e sul marciapiedi di via Caracciolo che costeggia la Villa Comunale, saranno piantati 122 lecci (Quercus ilex), 15 Jaracanda mimosifolia e 14 Platani (Platanus acerifolia). Mentre altri 38 lecci saranno piantati sul lato mare dell'isola pedonale del Circolo del Tennis, tra viale Dohrn e via Caracciolo, all'altezza della Rotonda Diaz e del Lido Mappatella.

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Sul lato Villa Comunale 128 sono già morti

Il lato interno di via Caracciolo è quello che presenta la situazione peggiore. Qui è presente un doppio filare arboreo che nel primo tratto, da piazza Repubblica fino all’intersezione del viale Dohrn su via Caracciolo, è costituito da Jacaranda e lecci. Mentre nel secondo, che arriva fino a piazza Vittoria, presenta platani e lecci, entrambi in età matura prevalentemente. “Nel tratto considerato – scrive il Comune – si riscontrano numerose fallanze, traducibili in 42 ceppaie e 86 fonti vuote di cui 7 ricoperte da massetto in cemento e numerosi soggetti si presentano in cattivo stato vegetativo”. Qui saranno piantati 163 nuovi alberi, dello stesso tipo, messi a dimora con sistema di ancoraggio sotterraneo e tubo di drenaggio per irrigazione di soccorso. Saranno abbattuti 23 alberi che risultano irreversibilmente compromessi. Non sarà necessario acquisire l'autorizzazione paesaggistica, perché “l'intervento risulta conforme al DPR 31 del 2017”.

Sul lato mare di viale Dohrn-via Caracciolo, antistante la Rotonda Diaz, c'è un singolo filare alberato, quasi esclusivamente di lecci. Anche qui si trovano 19 fonti vuote, 2 ceppaie e 10 ricoperte da massetto e alcuni soggetti si presentano in cattivo stato vegetativo. Saranno abbattuti 7 alberi, secondo gli agronomi comunali, irrecuperabili. E piantati in totale 38 nuovi alberi della stessa specie di quella presente. Anche in questo caso non servirà il parere paesaggistico della Soprintendenza.

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