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Muore un neonato in clinica, sfasciato il reparto: indagini in corso

Tensione alla clinica Sanatrix del Vomero, oggi, dove un neonato, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe morto in circostanze ancora da approfondire. La mamma era stata portata dai familiari e subito soccorsa dal personale medico. Tensioni con i parenti. Sul posto sono stati fatti intervenire diversi equipaggi della Polizia di Stato. Rilevati danni ad alcuni vasi di piante che erano nell’ingresso e alle vetrate della porta di ingresso. Indaga la Procura.
A cura di Pierluigi Frattasi
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(immagine da Pino Grazioli Facebook)
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Tensione alla clinica Sanatrix, in via San Domenico al Vomero, quartiere di Napoli, dove oggi un neonato, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe morto in circostanze ancora da approfondire. La mamma era stata portata dai familiari in seguito, sembra, a dei malori, e subito soccorsa dal personale medico. Dopo la morte del piccolo, però, i parenti disperati hanno protestato. Sul posto sono stati fatti intervenire diversi equipaggi della Polizia di Stato, per cercare di riportare la calma. Nei verbali di chiusura intervento della Polizia di Stato vengono menzionati i danni: sarebbero stati rotti, secondo fonti della Polizia di Stato, alcuni vasi di piante che erano nell'ingresso e danneggiate le vetrate della porta di ingresso. Non è chiaro se il neonato sia nato già privo di vita oppure se ci siano stati dei problemi durante il parto. Sulla vicenda sono in corso indagini della Procura di Napoli.

La madre arrivata in preda a dolori

Secondo le prime ricostruzioni, la mamma sarebbe arrivata in clinica attorno a mezzogiorno con dei dolori. Accolta dal personale sanitario della struttura di via San Domenico, sarebbe stata subito ricoverata. Nel tardo pomeriggio, attorno alle 19, sarebbe poi avvenuto il parto e si sarebbe verificata la morte del bambino, per cause ancora da accertare. Sul posto sono subito arrivate decine di parenti della mamma che hanno chiesto spiegazioni dell'accaduto al personale medico presente nella struttura. Tensioni durate diverso tempo all'esterno della clinica, convenzionata con il sistema sanitario pubblico. Da qui, l'intervento delle forze dell'ordine giunte sul posto per riportare la calma. La protesta dei familiari è proseguita anche in serata, quando i parenti sono rimasti nel piazzale all'esterno della struttura chiedendo di fare chiarezza su quanto accaduto e per cercare di stare vicini alla mamma ricoverata all'interno. La reazione dei familiari è stata comunque contenuta, rispetto alla grande disperazione provata per la perdita del piccolo.

Sequestrata la cartella clinica

Gli agenti del commissariato Vomero di Napoli hanno sottoposto a sequestro le cartelle cliniche della donna che nella tarda serata di ieri ha partorito il neonato nella clinica privata. La signora oltre ai dolori pre-parto, secondo quanto si è appreso, aveva anche la febbre. In clinica si sono recati anche gli agenti della polizia scientifica, che hanno eseguito i rilievi. L'informativa della Polizia sarà sottoposta al vaglio dei magistrati della Procura.

La Sanatrix: "Nessuna disposizione per ritardare il parto"

"Nessun primario, medico, né tantomeno il direttore sanitario della clinica Sanatrix, ha mai dato nessuna disposizione per fermare o ritardare alcun parto se non urgente". Scrive la clinica Sanatrix in merito alla vicenda del neonato morto. "Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto ma occorre ristabilire la verità dei fatti per non aggiungere dolore ad altro dolore. Rispetto a quanto accaduto la notte scorsa è doveroso precisare che la partoriente è stata sottoposta non solo a tampone per Sars-Cov2, ma all'ingresso in pronto soccorso anche a test sierologico che in circa 10 minuti ha dato un risultato negativo. Tale protocollo è previsto proprio per poter gestire l'emergenze in attesa degli esiti del tampone molecolare che richiedono più tempo".

"Con l'esito negativo del test sierologico sulla signora – prosegue il comunicato della Direzione Sanitaria della Sanatrix – qualsiasi emergenza poteva essere gestita dai medici curanti senza alcuna limitazione da parte del Primario o del Direttore Sanitario, non potendo mai immaginare di ritardare una urgenza medica o chirurgica. Sia il Primario del reparto di Ginecologia, sia il Direttore Sanitario, vista l'ora in cui si sono svolti i fatti, non erano presenti nella struttura né tantomeno hanno impartito ordini ostativi al parto, visto che sono stati informati solo dopo l'evento, come è facilmente ricostruibile dal magistrato prontamente intervenuto".

"Il personale medico, paramedico, infermieristico e di sicurezza della Clinica Sanatrix – conclude la nota – sono ben consci dell'accaduto e pronti a ricostruire la verità dei fatti, smentendo l'inverosimile e fuorviante ricostruzione dei fatti apparse sui social. Ogni altra ricostruzione dei fatti è pura speculazione su una tragedia che non merita ulteriore dolore, se non altro per rispetto ad una famiglia la cui sofferenza non è neanche lontanamente immaginabile. La direzione della Clinica Sanatrix dichiara la piena fiducia nell'operato della magistratura, auspicando una rapida ricerca della verità che possa ristabilire la dignità professionale del Primario, delle ostetriche e degli altri operatori ingiustamente coinvolti".

(aggiornato il 7 novembre 2020)

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