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Movida violenta, feriti due ragazzini nella notte a Napoli: uno picchiato, l’altro accoltellato

Due giovanissimi, uno di 16 e l’altro di 14 anni, sono finiti al Pronto Soccorso nella notte: il primo accoltellato a una coscia, l’altro selvaggiamente picchiato. I due episodi, che non sarebbero collegati, sono avvenuti nel centro storico di Napoli, tra i locali della movida; indagini in corso dei carabinieri, che stanno cercando di risalire ai responsabili e di ricostruire la dinamica.
A cura di Nico Falco
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Largo San Giovanni Maggiore, immagine di repertorio
Largo San Giovanni Maggiore, immagine di repertorio

Un ragazzino di 16 anni accoltellato alla coscia, un altro di appena 14 anni selvaggiamente picchiato con schiaffi e pugni alla testa: è il bilancio dell'ennesima notte di violenza nella movida napoletana, con due giovanissimi finiti al Pronto Soccorso dopo essere stati aggrediti in strada da coetanei. I due episodi, avvenuti entrambi nel centro storico, non sarebbero collegati; sono in corso indagini affidate ai carabinieri.

Il primo ad arrivare al Pronto Soccorso dell'ospedale dei Pellegrini, intorno alla mezzanotte, è stato il 16enne. Il giovanissimo ha raccontato di essere stato aggredito in Largo San Giovanni Maggiore; uno sconosciuto, senza apparente motivo, gli si sarebbe scagliato contro e avrebbe sferrato il fendente, colpendolo alla coscia destra. La lama non ha causato gravi danni, il 16enne è stato medicato e riaffidato ai genitori con prognosi di 10 giorni. Pochi minuti dopo, nello stesso ospedale è arrivato anche il 14enne. Il ragazzino, che non è stato in grado di riferire i motivi dell'aggressione, ha detto di essere stato picchiato da diverse persone davanti a un bar di via dei Carrozzieri a Monteoliveto e di essere stato lasciato esanime in strada, dove poi alcuni passanti lo hanno soccorso per accompagnarlo in ospedale; è stato anche lui dimesso e affidato ai genitori, con prognosi di 21 giorni salvo complicazioni.

Sui due ferimenti indagano i carabinieri della Compagnia Napoli Centro, che stanno cercando di risalire ai responsabili e di ricostruire la dinamica. I due luoghi indicati dalle vittime distano meno di 500 metri, ma per il momento non sarebbero emersi elementi tali da far ritenere che ci sia un collegamento.

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