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Movida a Napoli, blitz nei baretti e sospensioni: nuova strategia dei vigili contro il caos

Quartieri della movida blindati di sera da giovedì 17 febbraio: in campo centinaia di vigili urbani e uomini delle forze dell’ordine. Ecco cosa cambia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Napoli blindata a partire da giovedì 17 febbraio contro la movida violenta, dopo l'ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi che sarà in vigore per 4 mesi, fino al 17 giugno 2022. Oltre 250 agenti di polizia municipale saranno in campo già giovedì sera e per tutto il weekend per i controlli, a cui si aggiungeranno altre centinaia di poliziotti, carabinieri e militari della guardia di finanza.

Un vero e proprio esercito che presidierà i quartieri della movida. L'ordinanza, infatti, che limita l'orario di chiusura dei baretti all'1 nei feriali e alle 2 nel weekend, è circoscritta solo a 5 macro-aree, dove si concentreranno i controlli. A breve ci sarà la riunione tecnica con la Questura per mettere a punto l'organizzazione. Oltre alle multe, da 25 a 500 euro, per chi viola le regole, la vera novità sarà la sospensione dell'attività, disposta dal Questore in particolari casi, che potrà arrivare fino a 15 giorni.

Le 5 macro-aree dei divieti

Chiaia-Posillipo, Bagnoli, Vomero, centro storico e ferrovia sono le 5 macro-aree dove saranno in vigore i divieti dell'ordinanza sindacale. Si tratta delle zone dove sono pervenute le maggiori segnalazioni di cittadini di disturbo alla quiete e dove si sono verificati i casi più gravi. Il numero delle forze dell'ordine impegnate nella movida violenta sul territorio varierà a seconda delle giornate, rafforzandosi il venerdì e il sabato.

I controlli sui locali

I controlli delle forze dell'ordine saranno mobili, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate. Si andrà locale per locale a controllare chi non rispetta le regole e vende alcol ai minori o resta aperto fuori orario. Non ci saranno posti di blocco. I cittadini potranno continuare a muoversi e circolare per strada, nel rispetto delle normative anti-assembramento per il Covid.

Quali sono i locali interessati? I baretti in primo luogo. Nello specifico: “esercizi in sede fissa e mobile di somministrazione di alimenti e bevande, di vicinato alimentare nonché di produzione artigianale di alimenti e dei chioschi alimentari su area pubblica cittadina”. Sono esclusi, invece, ristoranti e pizzerie relativamente al servizio ai tavoli.

L'ordinanza prevede anche che gli esercizi di vicinato non possono vendere bevande alcoliche da asporto dopo 24. Cosa si intende? Si tratta di minimarket e supermercati, aperti a volte h24, dove i giovani vanno a comprare bevande alcoliche da consumare poi in strada. Il divieto riguarda anche le macchinette distributrici automatiche, che dovranno essere spente.

La mezz'ora di tolleranza per i locali

Secondo l'ordinanza ci sarà mezz'ora di tolleranza per i locali sull'orario di chiusura. Che significa? L'ordinanza stabilisce che i locali devono chiudere all'una dalla domenica al giovedì e alle ore 2 il venerdì e il sabato. L'orario indicato è tassativo, spiegano fonti di Palazzo San Giacomo. Quando scoccherà l'ora del divieto, i locali dovranno terminare qualsiasi attività con i clienti. La mezz'ora di tolleranza servirà solo a mettere a posto sedie e tavolini e ripulire i locali.

Musica alta, come saranno i controlli

L'ordinanza vieta ad ogni esercizio pubblico o commerciale, anche in possesso di nulla osta acustico, di emettere musica e suoni all'esterno dei locali a partire da mezzanotte. I locali potranno comunque continuare a fare musica all'interno, ma non si dovrà sentire all'esterno. Bisognerà quindi rispettare le normative sull'inquinamento acustico che già esistono. Avere locali insonorizzati, chiudere le porte.

Altro divieto riguarda l'uso in strada di amplificatori o percussioni, come tamburi e bonghetti, a partire dalle ore 23. In questo caso si intendono sia gli artisti di strada, che oggi, grazie ad un'altra ordinanza, possono esibirsi nelle piazze anche con gli amplificatori, ma anche i ragazzi che si intrattengono fino a tardi suonando bonghi e tamburi nelle piazze. Adesso, potranno farlo fino alle 23.

Quando scatta la sospensione dell'attività

L'ordinanza prevede multe per i trasgressori da 25 a 500 euro. L'importo applicato sarà in media di 50 euro. Ma la vera novità è la sospensione dell'attività fino a 15 giorni. L'ordinanza, infatti, prevede l'intervento del Questore su segnalazione delle forze dell'ordine. Il Questore potrà comminare la sospensione fino a 15 giorni sulla scorta della gravità della situazione o ad esempio in caso di recidiva. Una misura già prevista dal decreto Sicurezza Minniti del 2017 che adesso entrerà a regime grazie alla nuova ordinanza.

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