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Ordinanza Movida a Napoli, per i baretti chiusura alle 1,30 nel weekend fino alla Befana

L’ordinanza sulla movida del sindaco per limitare la vendita di bevande e gli orari dei bar . Sarà temporanea per due mesi. Tutte le strade interessate.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stop all'asporto dei drink dalle 22 e chiusura dei tavolini dei bar a mezzanotte e mezza durante la settimana e alle 1,30 il venerdì e sabato fino alla Befana, il 6 gennaio prossimo. Prende forma l'ordinanza sulla movida del sindaco Gaetano Manfredi che sarà pubblicata nelle prossime ore. Il provvedimento avrà, a quanto si apprende, il carattere di urgenza e contingenza e una durata limitata di due mesi. quanto apprende Fanpage.it l'ordinanza dovrebbe entrare in vigore la notte di giovedì 6 novembre e durare circa 60 giorni, fino alla Befana.

Tra le disposizioni principali:

  • Divieto di vendita e somministrazione per asporto di bevande alcoliche e analcoliche dalle ore 22.00 alle ore 06.00.
  • Chiusura anticipata degli esercizi commerciali: dalla domenica al giovedì alle ore 00:30 e il venerdì e sabato alle ore 01:30, con 30 minuti di tolleranza per la sistemazione degli spazi.
  • Riapertura delle attività consentita dalle ore 06:00 del mattino.
  • Intensificazione dei controlli e un nuovo monitoraggio acustico.

Il primo cittadino ha annunciato che si tratterà di un'ordinanza e non di una delibera, quindi. Quella preparata dalla giunta comunale in estate non è stata ancora approvata dal consiglio comunale. "Stiamo lavorando su questa ordinanza – ha detto Manfredi – anche in conseguenza dei provvedimenti giudiziari che ci sono stati". A quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, gli uffici tecnici stanno predisponendo l'atto in queste ore. L'ordinanza, quindi, potrebbe essere pubblicata a breve, considerando che sul Comune pende anche un pronunciamento del Tribunale civile che ha sancito il diritto al riposo dei cittadini che vivono nelle strade della movida e una sentenza del Tar che ha dato 30 giorni al Comune per ottemperare. Il termine ultimo fissato dal tribunale scade domani, 5 novembre. Ma è stato annunciato ricorso in appello.

Ordinanza movida, tutte le strade interessate di Napoli

L'ordinanza sindacale sarà pubblicata ai sensi dell’articolo 9 della Legge 447/1995, al fine di assicurare il soddisfacimento delle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti. E dovrebbe riguardare, ma il condizionale è d'obbligo, l’area di via Domenico Capitelli, vico Quercia, vico II Quercia, via Nina Moscati, via Cisterna dell’Olio, vico II Cisterna dell’Olio e vico III Cisterna dell’Olio.

"La ratio dell’ordinanza – spiegano da Palazzo San Giacomo – è garantire un equilibrio tra le esigenze di socialità e il diritto al riposo dei residenti nelle aree dove si sviluppa di più la ‘movida’ notturna. Napoli è una città viva e accogliente e tale deve rimanere; allo stesso tempo è dovere dell’Amministrazione tutelare la qualità della vita di chi abita nelle aree interessate".

L'ordinanza entra in vigore giovedì, come detto, ma prosegue l'iter della delibera della giunta Manfredi di Proposta al Consiglio 358 del 24 luglio scorso che fissava alcuni punti precisi. Lo stop alla vendita per asporto dalle 22 e la chiusura dei tavolini da mezzanotte. La delibera, però, come detto, non è stata ancora approvata dal consiglio comunale, rinviata in commissione anche nell'attesa del giudizio del tribunale.

Il tavolo di confronto tra Comune e bar

Nel frattempo, è proseguita l'interlocuzione tra i gestori dei bar e l'amministrazione comunale. Il 21 ottobre scorso c'è stato un confronto tra i rappresentanti dell'associazione "Tutta Colpa dei Locali", assistiti dall'avvocato Roberta Valmassoni, che rappresenta tutti i gestori di Piazza Bellini, parte di via S. M. di Costantinopoli ricadente su Piazza Bellini, Vico della Quercia e via Cisterna dell'Olio e vicoletti limitrofi, con gli assessori Antonio De Iesu e Teresa Armato. Gli imprenditori hanno avanzato alcune proposte all'amministrazione comunale, chiedendo un provvedimento temporaneo ma anche  di perimetrare con maggiore precisione le aree interessate con un chiaro riferimento alle singole strade e piazze oggetto delle sentenze del Tribunale Civile di Napoli.

Quali sono le proposte? Per quanto riguarda il divieto di asporto, i gestori hanno avanzato una proposta: in merito alle "limitazioni nei confronti di tutte le tipologie di esercizi pubblici, esercizi di vicinato, attività artigianali di asporto e distributori automatici, nelle aree interessate: piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell'Olio, vico II Cisterna dell'Olio e zone limitrofe", gli esercenti propongono il "divieto di vendita per asporto di "bevande alcoliche ed analcoliche di qualsiasi gradazione dalle ore 24.00 alle ore 6.00". In pratica, rispetto alla delibera, il divieto di asporto viene posticipato di due ore, dalle 22 alle 24. "Rimanendo invece consentita nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti, la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione secondo normativa vigente e nel rispetto degli orari di cui al punto B".

La precedente formulazione nella delibera, invece, recitava: "Divieto della vendita e somministrazione per asporto di bevande analcoliche ed alcoliche di qualsiasi gradazione dalle pre 22,00 alle ore 6,00, rimanendo invece consentita, nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti, la consumazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione all'interno dei pubblici esercizi in sede fissa".

Per la chiusura dei tavolini, invece, che è il secondo punto del provvedimento, i gestori hanno proposto di chiudere all'una durante la settimana e alle 2 di notte il venerdì e il sabato. "Fatti salvi i giorni festivi da calendario Nazionale e salvo specifiche deroghe, l'anticipazione del divieto di somministrazione rispetto a quanto stabilito dalla legge, prevedendo i seguenti orari: divieto di somministrazione dalle ore 01.00 alle ore 06.00 dalla domenica al giovedì e dalle ore 02.00 alle ore 06.00 dal venerdì al sabato, garantendo 30 minuti di tolleranza per le attività di sgombero".

In delibera, invece, l'articolo recitava: "Per tutti i concessionari di plateatici per somministrazione assistita e non assistita di alimenti e bevande, nell'area interessata e come sopra individuata il divieto di utilizzare il plateatico per qualunque attività dalle ore 00,00 alle ore 6,00". Anche qui, quindi, l'orario è stato posticipato di una o due ore.

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