Morto Giuliano Capecelatro, lutto nel mondo degli avvocati napoletani

Lutto nel mondo degli avvocati di Napoli per la scomparsa di Giuliano Capecelatro, direttore facente funzione fino alla scorsa primavera del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, morto all'età di 62 anni. Capecelatro aveva iniziato a lavorare per il Coa circa quarant’anni fa, dai tempi in cui il Tribunale era all’interno di Castel Capuano, per proseguire la sua lunga carriera, fino all’attuale sede al Centro direzionale. Professionista stimato e con una grande passione per la cultura, lascia un grande vuoto.
Il cordoglio del foro napoletano: "Un pezzo di Storia"
Tantissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa che stanno arrivando in queste ore. L'avvocato Carmine Foreste, Vice Presidente presso Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, lo ricorda con un messaggio su Facebook: “Se ne va un pezzo di Storia del nostro Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, ma non del tutto, perché la Storia è immortale e continuerà ad esserci tra le pagine dei suoi libri. Un caro saluto Giuliano Capecelatro”.
Anche l'Ordine degli Avvocati di Napoli ha voluto tributare un commosso ricordo per Capecelatro:
L’Ordine avvocati di Napoli piange Giuliano Capecelatro, scomparso improvvisamente all’età di 62 anni. Direttore facente funzione fino alla scorsa primavera, aveva iniziato a lavorare per il Coa circa quarant’anni fa, dai tempi in cui il Tribunale era posizionato all’interno di Castel Capuano fino all’attuale sede al Centro direzionale.
Aggiungendo:
Appassionato di cultura e della storia di Napoli, studioso di archivi e volumi antichi, era considerato da tutti la memoria storica della biblioteca “De Marsico”, geloso e competente custode della storia dell’Ordine partenopeo, il più antico del mondo secondo alcune ricerche da lui stesso portate avanti.
E ha concluso:
Così come a Capecelatro si deve la scoperta di alcuni incunaboli messi poi a disposizione di pubblico e visitatori: ha curato alcune mostre dedicate agli avvocati ebrei vittime delle leggi razziali del ‘38 e grazie a lui, libri, cimeli e documenti storici del Foro di Napoli, oltre che della biblioteca “De Marsico”, sono entrati a far parte del percorso “Maggio dei monumenti”.