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Morte di Anna Borsa, il fidanzato Alessandro è tornato a casa: “Senza di lei sono morto anch’io”

Il 38enne era stato ferito anche lui il 1 marzo nell’aggressione in cui fu uccisa la ragazza da parte dell’ex compagno. Alessandro è stato dimesso dopo 18 giorni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Sono vivo, ma è come se non lo fossi, ora che Anna non è più con me”. Sono queste le prime parole dopo il rientro a casa dall’ospedale di Alessandro Caccavale, il 38enne fidanzato di Anna Borsa, rimasto ferito nello stesso agguato del 1 marzo scorso nel quale fu uccisa la 30enne, colpita mortalmente dai proiettili sparati dalla pistola impugnata dall’ex compagno Alfredo Erra. Alessandro era arrivato nel salone di bellezza dove lavorava Anna poco dopo la sua uccisione. Quando l'ha visto, l'ex fidanzato Erra gli ha sparato, colpendolo più volte e ferendolo gravemente. Il giovane è rientrato a casa dopo 18 giorni di ricovero e ha rilasciato delle dichiarazioni al quotidiano La Città di Salerno.

Il fidanzato: "Sono vivo per miracolo"

Alessandro, adesso, è tornato a casa dalla sua famiglia a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, dopo 18 giorni di ricovero presso l’ospedale Ruggi d'Aragona – San Giovanni di Dio, dove ha lottato tra la vita e la morte. “È un miracolo che sia ancora qui a parlare – ha detto Alessandro in un’intervista al quotidiano La Città di Salerno – e rivivere nella mia mente quei terribili momenti”. “Sono vivo, ma è come se non lo fossi, ha raccontato ancora Alessandro, spiegando che la scomparsa di Anna ha creato un vuoto incolmabile dentro di lui.

La tragica vicenda risale al 1 marzo scorso. Un'aggressione a mano armata nel salone da parrucchiere dove Anna lavorava in via Tevere, a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. In quella occasione fu ferito anche Alessandro, con tre colpi di pistola che lo centrarono alla spalla e ad un polmone, sparati dalla Walther Ppk impugnata da Erra. Ferite gravi, tanto da rendere necessario il dover intubare Alessandro per due giorni. Dopo essere stato estubato, poi, il ragazzo è rimasto ricoverato in terapia intensiva, fino a quando non è riuscito a riprendere le forze.

Alfredo Erra, classe 1982, ha tentato il suicidio subito dopo aver ucciso Anna, sparandosi a sua volta alla testa, ma riuscendo soltanto a ferirsi lievemente. Il 40enne aveva poi rivolto la pistola contro l'attuale compagno della ragazza, Alessandro, appunto, che nel frattempo era accorso nel salone di bellezza, attirato dalle urla.

Alfredo Erra
Alfredo Erra
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