“Mio figlio 16enne picchiato nella Galleria Umberto mentre era con la sorella e un’amica”

Sarebbe stato aggredito nella Galleria Umberto I, nel centro di Napoli, mentre era con la sorella e un'amica: un ragazzo sconosciuto gli si sarebbe avvicinato e gli avrebbe tirato un ceffone al volto, spaccandogli il labbro. Storia di violenza senso senso che ha per vittima un giovanissimo napoletano di 16 anni, la cui madre ha sporto poi denuncia presso i carabinieri.
I fatti, come si legge nel verbale pubblicato sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli, sarebbero avvenuti intorno intorno alle 23 di sabato scorso, 1 giugno . Nel riportare il racconto del figlio, la donna spiega che non si sarebbe trattato di un tentativo di rapina né di un furto, sarebbe stata un'aggressione immotivata e improvvisa: il ragazzo, che potrebbe avere anche lui 16 anni o poco più, si sarebbe allontanato dalla sua comitiva e avrebbe raggiunto il figlio, che in quel momento era con la sorella e l'altra ragazza.
Il 16enne a quel punto sarebbe andato in un bar vicino per sciacquarsi. Lì il cassiere, si legge ancora nella denuncia, avrebbe detto di essere un poliziotto e, dopo essere andato in galleria a cercare il ragazzo responsabile dell'aggressione, avrebbe detto di avere chiamato una pattuglia. Stando alle parole del ragazzo, il giovane aggressore avrebbe detto di essere dei Quartieri Spagnoli e avrebbe chiesto al 16enne da quale quartiere provenisse. Commenta Borrelli:
I punti sono due: maggiore sicurezza e sorveglianza, h24, della galleria; lotta senza sconti la violenza e alla criminalità giovanile togliendo potere alle baby-gang che stanno conquistando porzioni di territorio sempre più grosse mostrando la loro forza colpendo ignare e innocenti vittime senza neanche che via un solo motivo. Sono necessarie misure straordinarie di controllo per fermare questa escalation di violenza.