Mentre la compagna fa sesso con i clienti, lui gli ruba le carte di credito: coppia arrestata in Penisola Sorrentina

Una vera e propria associazione a delinquere quella messa in piedi da una coppia, un uomo e una donna della Penisola Sorrentina, arrestati dai carabinieri della compagnia di Sorrento nella mattinata di oggi, giovedì 6 novembre: mentre la donna faceva sesso a pagamento con alcuni clienti – solitamente uomini facoltosi – l'uomo rubava loro carte di credito e bancomat, poi utilizzati successivamente per prelevare denaro dai conti correnti; i due devono rispondere di furto aggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, nonché di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L'uomo è stato portato in carcere, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico.
I soldi prelevati dai conti delle vittime e usati per comprare Gratta e Vinci
Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Sorrento e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno permesso di ricostruire il modus operandi utilizzato dagli indagati che, tra il novembre del 2023 e il maggio del 2025, avrebbero messo a segno circa 30 colpi. Stando a quanto ricostruito, la donna, in un appartamento messo a disposizione dal compagno, riceveva i clienti per fare sesso a pagamento con loro. Mentre le vittime erano impegnate, l'uomo si impadroniva delle loro carte di credito – e dei rispettivi pin – custoditi nei loro indumenti, spesso sostituendole con carte fittizie molto simili alle originali.
Così, dopo aver sottratto le carte, la coppia si recava presso gli sportelli automatici e sottraeva indebitamente denaro dai conti correnti delle ignare vittime, utilizzato nella maggior parte dei casi per comprare grosse quantità di Gratta e Vinci; le carte, inoltre, venivano utilizzate anche per effettuare pagamenti tramite Pos in alcuni esercizi commerciali.
L'uomo indagato anche per sfruttamento della prostituzione della compagna
Dall'attività investigativa esperita dai carabinieri, inoltre, è emerso che l'uomo avrebbe favorito e sfruttato l'attività di prostituzione della compagna, mettendo a sua disposizione, come detto, l'abitazione utilizzata per gli incontri sessuali, ma anche accompagnandola sul posto, provvedendo a pubblicare online gli annunci che pubblicizzavano gli incontri e svolgendo il ruolo di intermediario per i pagamenti delle prestazioni sessuali, che poi divideva con la donna.