Maurizio De Giovanni: “Basta cori e insulti contro Napoli, non vado più a Salerno”

“Mi dispiace, perché amo Salerno e il suo popolo. E continuo a pensare con tutto me stesso che chi canta quei cori e chi li condivide abbia povere anguste menti, e sia ossessionato dal bisogno di odiare. Mi hanno insegnato che se non sono gradito, non devo accettare inviti. Per cui grazie, ma non voglio mettere nessuno in difficoltà”. Lo scrittore Maurizio De Giovanni annulla la presentazione del suo libro a Salerno, dopo i cori e gli insulti contro Napoli e i napoletani da parte di alcuni ultras della Salernitana. Una decisione forte e destinata a far discutere quella dello scrittore partenopeo, autore tra l'altro di grandi successi come Il Commissario Ricciardi, I Bastardi di Pizzofalcone e Mina Settembre.
A scatenare la sua indignazione, gli insulti nel post gara di Roma-Salernitana del 10 aprile scorso. In quell'occasione, i tifosi giallorossi avevano insultato i granata paragonandoli ai napoletani. La risposta dei tifosi della Salernitana è stata che loro “odiano Napoli”. Parole che non sono affatto piaciute allo scrittore napoletano, che ha scritto un post sul suo profilo Facebook:
Mi dispiace. Per le mie lettrici, e per i miei lettori che ogni volta riempiono gli spazi in cui presento i miei libri. Mi dispiace per una città e una provincia per le quali non ho mai nascosto il mio sincero amore, tanto da farci nascere il mio personaggio più caro. Mi dispiace perché sono consapevole che così la do vinta ai facinorosi, ai delinquenti e più in generale agli imbecilli.
Ma devo essere coerente, e allora devo ribadire con forza che ogni volta che si alzano cori ottusi che augurano catastrofi naturali al mio popolo, che dovrebbe essere invece amato perché fratello, stesso sangue stessa cultura, provo un profondo disgusto. E devo ribadire che tutti quelli che mi minacciano o mi insultano per questo si uniscono implicitamente a quei cori.
Devo ribadire che se vado in un posto a incontrare le mie lettrici o i miei lettori non lo faccio perché devo vendere libri, perché grazie a Dio non ne ho più bisogno da molti anni. Mi hanno insegnato che se non sono gradito, non devo accettare inviti. Per cui grazie, ma non voglio mettere nessuno in difficoltà. Un saluto affettuoso a tutti, ma proprio tutti quelli che amano le mie storie.
Rispondendo poi ad un commentatore, De Giovanni ha ribadito:
Nessun problema, ovviamente. Ho altri posti dove, glielo assicuro, sono ben accetto. Solo che mi dispiace, perché amo Salerno e il suo popolo. E continuo a pensare con tutto me stesso che chi canta quei cori E CHI LI CONDIVIDE abbia povere anguste menti, e sia ossessionato dal bisogno di odiare”.
