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La grande amicizia fra Massimo Troisi e Carlo Verdone

Fra Massimo Troisi e Carlo Verdone negli anni Ottanta nacque una grande amicizia che non sfociò mai in un rapporto professionale: non fecero mai film insieme pur essendo due dei principali comici italiani del momento. Fotografie e ricordi sono alla base di un sodalizio umano ricco di risate e clamorosi scherzi.
A cura di Cir. Pel.
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Correva l'anno 1983. Dopo Non Stop il celebre programma Rai di Enzo Trapani che nel 1977 consacrò la bravura di tanti comici italiani, fra alcuni di loro si strinsero negli anni successivi legami d'amicizia che andavano ben oltre quelli professionali. Fu il caso di due grandi comici e registi italiani che seppero e sanno ancora rappresentare il Paese con ironia e un sorriso. Parliamo di Massimo Troisi e Carlo Verdone. Una amicizia consolidata a Roma, regno di Verdone ma dove ben presto Troisi si trasferì per lavorare nel cinema. Fu lo stesso regista capitolino che raccontò tempo fa i memorabili scherzi che era costretto a subìre da Troisi. Uno di questi fu incredibile: Verdone aspettava una importante chiamata di lavoro e il "Massimo napoletano" fu capace di esaurirgli tutta la segreteria telefonica con una specie di monologo scherzoso che – assicura Verdone – potrebbe tranquillamente rappresentare una lezione di improvvisazione teatrale. Una testimonianza del rapporto stretto fra i due è una bellissima foto a Capri inviata a Verdone dal suo amico baritono Carlo Lepore: Massimo, Carlo e Christian De Sica insieme. A lato la sorella del regista e attore romano, Silvia, moglie di Christian.

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Qualche anno fa fu lo stesso Verdone a raccontare come nacque questo sodalizio umano ma mai professionale:

Ci conoscemmo mentre eravamo in volo per Catania, io andavo a presentare "Bianco Rosso &; Verdone" e lui il suo primo film "Ricomincio da Tre". I primi due giorni vinsi io come incasso, ma dal terzo giorno il suo film esplose in modo entusiasmante.
Tornato a Roma lo andai a vedere, al cinema Eden: non trovai posto e stetti tutto il tempo appoggiato in piedi ad una colonna.
Capii subito che era nato un attore dai tempi comici pazzeschi. Non un attore ma un vero artista.
Il giorno dopo lo chiamai per comunicargli la mia ammirazione, e presto diventammo amici.
E credo che restammo amici perché né io né lui mettemmo in mezzo il cinema, nessuno dei due chiese mai all'altro di fare un film insieme.
Questa assenza di interesse lavorativo fu il motivo del nostro rapporto.
Non ci vedevamo spessissimo ma ero l'unico in grado di vincere la sua proverbiale pigrizia e di portarlo al cinema: lui sceglieva sempre il primo spettacolo per non esser riconosciuto.
Era un grande, con le battute più fulminanti ed intelligenti che abbia mai ascoltato.
Un giorno mi disse di andare a prendere il caffè da lui …. trovai Maradona !!!
Grande amico, immenso artista.
Il Postino resta un capolavoro assoluto della sua grande recitazione.

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