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Novità sulla morte di Mario Paciolla

Mario Paciolla morto in Colombia, Di Maio chiama De Magistris: “Massimo impegno su vicenda”

“Massimo impegno sulla vicenda di Mario Paciolla”. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al sindaco di Napoli Luigi De Magistris in una conversazione telefonica avuta questa mattina. Il primo cittadino partenopeo aveva cercato il titolare della Farnesina già ieri per chiedergli di non abbassare la guardia sul caso Paciolla. Interrogazione del senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto): “Il Governo convochi l’ambasciatore colombiano”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Massimo impegno sulla vicenda di Mario Paciolla”. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al sindaco di Napoli Luigi De Magistris in una conversazione telefonica avuta questa mattina. Il primo cittadino partenopeo aveva cercato il titolare della Farnesina già ieri per chiedergli di non abbassare la guardia sul caso Paciolla, il 33enne originario di Napoli, volontario Onu, morto in Colombia mercoledì scorso in circostanze misteriose.

Paciolla, Sandro Ruotolo: "Interrogazione al Governo per fare chiarezza"

Questa mattina proprio dal balcone del sindaco di Palazzo San Giacomo era stato esposto uno striscione con la scritta "Giustizia per Mario Paciolla" ed il volto stampato del volontario napoletano. mentre gli amici di Mario chiedono che il caso non sia archiviato e che non diventi un caso Regeni 2. Sulla vicenda di Mario Paciolla interviene anche il senatore del Gruppo Misto Sandro Ruotolo, che in una interrogazione parlamentare urgente, che sarà depositata lunedì, indirizzata al Governo italiano chiede "al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri un intervento forte, deciso e immediato nei confronti del Governo colombiano affinché si faccia chiarezza e giustizia sulla morte violenta del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla".

"Sono gravissimi – scrive Ruotolo – i fatti fin qui emersi sulla morte, lo scorso 15 luglio, di Mario Carmine Paciolla, 33 anni, napoletano, e collaboratore della Nazione Unite, impegnato in Colombia in un progetto di pacificazione interna tra governo locale ed ex ribelli delle Farc e di riqualificazione di aree utilizzate dal narcotraffico – sottolinea il parlamentare – sembra di assistere a una vicenda simile a quella di Giulio Regeni". "Bisogna accertare la verità da ciò che emerge dai media e da molte testimonianze sul cadavere del giovane sono stati rilevati ‘tagli provocati da coltelli o da lame acuminate che non sono state trovate in casa'". "Il ruolo volontario svolto da Mario Carmine Paciolla, come collaboratore e osservatore delle Nazioni Unite, la conoscenza del territorio, le solide relazioni e il sapersi districare nei quartieri difficili alle prese con problemi umanitari, come quello legato allo sfruttamento della popolazione in un regime di narcoeconomia ha infastidito qualcuno?".

"La Rete Europaz – conclude Ruotolo – nata a sostegno degli Accordi di Pace e del lavoro del Sistema Integral de Verdad Justicia, Reparación y No Repetición, a cui Paciolla per due anni ha collaborato, denuncia da tempo ripetuti episodi di violenza in varie zone del paese come le persecuzioni contro attivisti, leader sociali ed ex-guerriglieri, denunciate da organismi nazionali e internazionali; il clima di ostilità e delegittimazione che rischiano seriamente di compromettere i tanti sforzi sinora compiuti per la costruzione di una pace duratura con verità e giustizia sociale". "Se non ritengano opportuno e urgente il Presidente Conte e il Ministro Di Maio, vista la gravità dell'accaduto – chiede nell'interrogazione Ruotolo – la convocazione dell'ambasciatore della Colombia per far giungere le rimostranze del Governo italiano".

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