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Marano, la Finanza sequestra gli uffici del Giudice di Pace: sono sporchi, c’è pericolo per la salute

Sequestrati dalla Guardia di Finanza gli uffici del Giudice di Pace di Marano: carenze igieniche, assenza di autorizzazioni, pericolo per la salute.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gli uffici del giudice di pace di Marano / immagine di repertorio
Gli uffici del giudice di pace di Marano / immagine di repertorio

Sequestrati in via preventiva gli uffici del Giudice di Pace di Marano di Napoli dalla Guardia di Finanza: carenze igieniche e assenza di autorizzazioni. I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione all'ordinanza del GIP sede di convalida del decreto di sequestro preventivo, emesso d'urgenza dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, dell'immobile sede degli uffici del Giudice di Pace di Marano di Napoli.

Le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Giugliano in Campania. Dalle verifiche sarebbero emerse, infatti, violazioni sul mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, come prevede il Decreto Legislativo 81/2008, tanto, secondo gli investigatori, "da costituire un pericolo concreto per coloro che lavorano all'interno degli uffici e per gli utenti che affollano gli stessi locali, in occasione delle udienze".

Riscontrata anche l'assenza di autorizzazioni

In particolare, gli accertamenti condotti hanno svelato che le attività degli uffici del Giudice di Pace di Marano di Napoli sono state svolte, per anni, in assenza del rinnovo delle certificazioni antincendio e della revisione dei relativi presidi, con compromissione delle vie di esodo di emergenza, nonché in assenza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Inoltre, sono state rilevate carenze igieniche e la presenza di umidità nei locali tecnici interrati, condizioni queste idonee a favorire la proliferazione di agenti patogeni. A seguito degli ulteriori controlli condotti unitamente a personale di personale dei Vigili del Fuoco di Napoli e degli Ispettori dell'A.S.L. NA2 Nord, delegati da questa Procura della Repubblica, è stata conclamata l'esistenza del periculum in mora, risultando evidente che la libera disponibilità dei locali avrebbe protratto le conseguenze delle condotte illecite. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare reale disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione.

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