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Manifesti funebri per Pippo Baudo a Napoli: “Addio, signore della Tv italiana”

Manifesti funerari per Pippo Baudo nelle strade di Napoli: “Nell’Aldilà inizia ad esserci troppo talento”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Manifesti funebri per Pippo Baudo a Napoli
Manifesti funebri per Pippo Baudo a Napoli

Manifesti funebri per Pippo Baudo affissi nelle strade e nei vicoli del centro storico di Napoli. Sugli avvisi funerari, comparsi nella zona dei Decumani, l'immagine del grande presentatore televisivo, morto ieri all'età di 89 anni, e la didascalia: "Nell'Aldilà inizia ad esserci troppo talento". Poi, il ricordo commosso del popolo napoletano: "Addio Pippo, signore della Tv italiana". I manifesti sono della ditta di onoranze funebri Salvatore Kaiser, non nuova ad iniziative del genere. Già in passato ha reso omaggio con i suoi avvisi mortuari ad importanti personaggi pubblici italiani.

L'immagine degli avvisi mortuari di Pippo Baudo a Napoli è diventata in poco tempo virale. In rete si trovano vari post di ricordo dello showman tv, di origine siciliana, anche su diverse pagine social di ispirazione meridionalista i manifesti stanno spopolando. Sul gruppo Masaniello, per esempio, si legge il post: "Addio a Pippo Baudo. Non se ne va solo un uomo, ma un pezzo di storia. Aveva 89 anni, ma il suo nome era già diventato immortale. Ha fatto della TV una casa, del palco una scuola, dell’Italia un pubblico unito davanti allo stesso schermo. Non era solo un conduttore: era un simbolo, la voce che ha accompagnato generazioni. La sua grandezza non stava nei numeri o negli ascolti, ma nella capacità di trasformare lo spettacolo in emozione collettiva. Oggi salutiamo Pippo Baudo, ma sappiamo che il suo “Lunga vita alla televisione” resterà per sempre nella memoria di chi lo ha amato. Un gigante non muore: si trasforma in leggenda".

Il legame con Napoli di Pippo Baudo

Pippo Baudo, del resto, era molto legato al Sud e a Napoli in particolare. Qui aveva condotto per tre edizioni il Festival di Napoli, nel 1963, 1965 e 1966. Nel 1962 aveva partecipato ad un'altra grande kermesse canora partenopea, come il Gran Festival di Piedigrotta. Mentre, sempre nel '65, aveva presentato Serenata a Napoli, in secondo programma.

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