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Mandragora e spinaci, come riconoscere le differenze: parla l’esperto

Riccardo Motti, professore di botanica sistematica presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli a Fanpage.it: “Ecco come distinguere la mandragora da spinaci, bietole e friarielli”
Intervista a Riccardo Motti
Professore di botanica sistematica presso il Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II di Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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A sinistra una foglia di spinacio (Spinacia oleracea). A destra la mandragora (mandragora autumnalis) /foto Acta Plantarum
A sinistra una foglia di spinacio (Spinacia oleracea). A destra la mandragora (mandragora autumnalis) /foto Acta Plantarum

In Campania 10 persone sono finite al Pronto Soccorso dell'Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, questa notte, con intossicazione alimentare. Ad accomunarle i sintomi, come gastroenterite, sbandamento e allucinazioni, e il fatto che tutte avrebbero ingerito nelle ore precedenti della verdura, probabilmente velenosa, acquistata in diversi negozi nei comuni dell'area flegrea. Il lotto contaminato era arrivato al CAAN di Volla dall'Abruzzo.

Si sospetta che possa essersi trattato di mandragora – chiamata a volte anche mandragola – una pianta conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà e per essere velenosa se ingerita, che ad un occhio poco esperto potrebbe essere confusa con altre verdure commestibili, come spinaci, bietole o friarielli. I carabinieri dei Nas e le Asl competenti hanno sequestrato dei lotti di verdura da fruttivendoli e market alimentari di Pozzuoli e Quarto. Dai primi rilievi dei Nas, sembrerebbe che i lotti sospetti siano stati acquistati dai commercianti all'ingrosso al mercato di Volla, in provincia di Napoli. Ma per sapere se si tratti proprio di mandragora bisognerà aspettare l'esito degli esami di laboratorio, per il quale potrebbero occorrere anche alcuni giorni.

Ma è possibile distinguere eventualmente la mandragora dagli spinaci? E in che modo si può riconoscere la pianta velenosa da quelle invece commestibili. Fanpage.it ha chiesto un parere al professore Riccardo Motti, docente di botanica sistematica presso il Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II di Napoli.

Mandragora autumnalis / foto Acta Plantarum
Mandragora autumnalis / foto Acta Plantarum

Professore, è possibile anche ad un non esperto riconoscere una mandragora?

La differenza fra le foglie della mandragora e quelle degli spinaci è molto marcata agli occhi un botanico, ma potrebbero essere confuse da un consumatore inesperto. Per questo, la prima indicazione è che se i consumatori si trovano di fronte a foglie dall'aspetto dubbio devono evitare di mangiare il prodotto ed eventualmente consultare un esperto.

Quali sono le principali differenze tra le due piante?

Fatta questa premessa, in linea di massima possiamo così riassumere:

La mandragora ha foglie a contorno ellittico, la lamina presenta bollosità marcata, il rapporto lunghezza larghezza è circa 3:1. La lunghezza della foglia varia da 5 fino a 45 cm. La nervatura centrale è di colore bianco o bianco-violaceo. La lamina si restringe progressivamente verso la base

Lo spinacio ha foglie a contorno triangolare, la base spesso rassomiglia alla punta di una freccia. Il rapporto lunghezza larghezza è di circa 2:1. Le foglie sono lunghe da 5 a 30 cm. La nervatura centrale di solito si presenta bianco-verdastra o verde. Bollosità pressoché assente.

Spinacio (spinacia oleracea) / Foto Acta Plantarum
Spinacio (spinacia oleracea) / Foto Acta Plantarum

Quali sono invece le caratteristiche di bietole e fiarielli?

La bietola ha margine della foglia ondulato fino a crespo, bollosità assente o marcatamente presente. La lamina si restringe bruscamente alla base. Il picciolo è molto lungo, spesso ingrossato.

Le foglie dei friarielli hanno l'aspetto tipico delle cime di rapa, con margine grossamente dentato, talora profondamente inciso; picciolo lungo. Ma vorrei ribadire il concetto che solo un botanico esperto è in grado di riconoscere con certezza le specie.

Bietola comune (beta vulgaris) / Foto Acta Plantarum
Bietola comune (beta vulgaris) / Foto Acta Plantarum

In quali regioni d'Italia si può trovare la mandragola oggi?

La mandragora è presente in Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, e Sardegna. Non è più segnalata in Campania, Lazio e Abruzzo. È assente nelle altre regioni italiane.

Mandragora autumnalis / Foto Acta Plantarum
Mandragora autumnalis / Foto Acta Plantarum
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