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Lutto cittadino a Sarno per i funerali di Annamaria, uccisa dal marito carabiniere

Lutto cittadino a Sarno per i funerali di Annamaria Ascolese, la donna uccisa dal marito carabiniere a Marino, vicino Roma. Domani alle 9.30 il ritorno della salma in città, negozi chiusi e bandiere a mezz’asta per “manifestare il cordoglio e la vicinanza della Città di Sarno, profondamente turbata e affranta, al dolore dei familiari”, ha spiegato il sindaco Carfora.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Annamaria Ascolese
Annamaria Ascolese

Si terranno domani alle 9.30 presso la chiesta di San Francesco D'Assisi di Sarno i funerali di Annamaria Ascolese, la donna uccisa dal marito Antonio Boccia, carabiniere in servizio alle porte di Roma, dove la coppia viveva. I due, originari di Sarno, risiedevano da tempo a Marino, nella zona dei Castelli Romani, dove è avvenuto anche l'uxoricidio che ha lasciato sgomente entrambe le città. A Sarno, dove erano ancora molto conosciuti e dove vivevano ancora oggi amici e familiari, è stato proclamato il lutto cittadino per la giornata di domani.

Lo ha deciso il sindaco Giuseppe Canfora assieme all'amministrazione comunale tutta, per "manifestare il cordoglio e la vicinanza della Città di Sarno, profondamente turbata e affranta, al dolore dei familiari per la tragica scomparsa della loro cara congiunta. Interpretando il dolore dell'intera comunità sarnese", spiegano dal comune, ritenendo "doveroso commemorarne la memoria sabato 1° maggio 2021, giorno in cui la salma giungerà a Sarno, sua città natale. L'Amministrazione Comunale ha disposto altresì l'esposizione della bandiera a mezz'asta sul balcone del Palazzo Municipale, invitando i cittadini, dalle ore 9.30 alle ore 11.30, ad astenersi da qualsiasi attività ludica e ricreativa e da ogni altro comportamento che sia in contrasto con il significato del lutto cittadino". L'omicidio era avvenuto a metà aprile: Antonio Boccia, 51 anni e carabiniere in servizio, aveva sparato quattro colpi di pistola contro la moglie, che forse voleva lasciarlo. Poi, con la stessa arma, si è tolto la vita a sua volta. La donna era sopravvissuta ed era stata ricoverata in condizioni gravissime all'ospedale San Camillo di Roma, dove è morta cinque giorni dopo.

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