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Lungomare di via Partenope pedonale per sempre e coi tavolini: l’ultimo atto di De Magistris

Il Lungomare di via Partenope pedonale e con i tavolini per sempre. È pronto il progetto esecutivo per il restyling permanente della strada dei ristoranti, nel tratto compreso tra piazza Vittoria e il Molosiglio. Ultimato, consegnato al Comune di Napoli e verificato, nei prossimi giorni sarà approvato dal Comune.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Lungomare di via Partenope pedonale e con i tavolini per sempre. È pronto il progetto esecutivo per il restyling permanente della storica strada dei ristoranti, nel tratto compreso tra piazza Vittoria e il Molosiglio, realizzato dal RTP Studio Discetti Servizi Integrati di Ingegneria, socio mandatario, e Tecno Inn SpA, mandante, grandi esperti del settore. Il progetto, aggiudicato a luglio 2019, è stato ultimato, consegnato al Comune di Napoli e verificato e dovrebbe arrivare nei prossimi giorni all’attenzione della giunta De Magistris per l’approvazione formale.

Via l'asfalto, arrivano i basoli: lavori per 13 milioni

I lavori di riqualificazione sono finanziati con i fondi POC Metro per 13,5 milioni di euro e prevedono la sostituzione della pavimentazione attuale in asfalto con una di pietra lavica, l’allargamento del marciapiede lato edifici per aumentare lo spazio pubblico e di regolamentare quello destinato alle occupazioni da parte di bar e ristoranti. Oltre ad interventi per migliorare la rete fognaria e la pubblica illuminazione. Per potarli a compimenti servirà circa un anno. Su via Partenope pedonalizzata ci saranno due carreggiate di emergenza per il passaggio dei mezzi autorizzati, come la Protezione Civile, per sempre. Il progetto di restyling della pedonalizzazione non preclude la possibilità di passaggio dei mezzi. Per quanto riguarda gli arredi dei locali di ristorazione sul Lungomare, saranno oggetto di un concorso per avere uniformità e flessibilità d'uso. Il progetto è frutto di un tavolo tecnico con tutte le istituzioni coinvolte durato quasi tre anni con pareri della Soprintendenza al ministero.

La pedonalizzazione interesserà un’area di circa 36mila metri quadrati, costituita da più strade: piazza Vittoria, via Partenope e via Nazario Sauro, per circa 1,5 chilometri. Si tratta di arterie principali per la circolazione veicolare a Napoli, che collegano la parte occidentale con il centro storico della città. In passato già pedonalizzate provvisoriamente dall’amministrazione de Magistris, in occasione della prima Coppa America di Vela, con il progetto del “Lungomare liberato”, poi riaperte alle auto dopo la chiusura per crollo della Galleria Vittoria lo scorso settembre.

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Esposto dei comitati al ministero

Sulla pedonalizzazione permanente del Lungomare, però, non mancano le polemiche. La I Municipalità di Chiaia-Posillipo, nel marzo 2018, ha espresso parere negativo sul progetto, considerato “inopportuno e irrazionale”. Mentre lo scorso aprile l’associazione Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli, tramite l’avvocato Manfredi Nappi, ha presentato un esposto al ministro per il Sud e all’Agenzia per la Coesione Territoriale, Regione Campania e Corte dei Conti ritenendo il progetto “incompatibile con gli attuali piano emergenza, piano traffico e piano urbanistico”. Numerosi i motivi di criticità rilevati nel documento, a cominciare dal fatto che le strade che dovrebbero essere pedonalizzate “con le attuali caratteristiche (larghezza 26 metri, carreggiata in asfalto di 16 metri), sono qualificate “primarie” e “vie di fuga” dal Piano di Emergenza della Protezione Civile di cui alla deliberazione di Giunta comunale 566 del 2012.

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A queste si sono aggiunte altre esigenze contingenti, come la riapertura del Lungomare alle auto, come detto, dopo il cedimento in Galleria Vittoria, che peraltro dopo i lavori per la riapertura, previsti nei prossimi giorni, potrebbe chiudere nell’arco di un quinquennio per un altro intervento strutturale. “L’amministrazione comunale uscente – spiega l’avvocato Manfredi Nappi – pare intenzionata a lasciare un ulteriore segno distruttivo della sua gestione con la trasformazione di un tratto del lungomare in un mega pizzeria a cielo aperto al costo di 13,5 milioni di euro. Il progetto prevede il restringimento della carreggiata, la sostituzione dell’asfalto con il basolato e l’allargamento dei marciapiedi al posto della pedane dei ristoranti. In buona sostanza, si prosciugano i fondi sovracomunali destinati alla mobilità sostenibile per un progetto di arredo urbano che sottrae spazi destinati a traffico pedonale e veicolare in favore del commercio”.

“A seguito della chiusura della Galleria della Vittoria – sottolinea Nappi – unica alternativa viabilistica al lungomare, peraltro, la paralisi del traffico cittadino è stata scongiurata solo grazie al fatto che il Comune non è stato in grado di rispettare il cronoprogramma che prevedeva l’ultimazione dei lavori due anni fa. Infatti, se il progetto fosse stato  già realizzato, non sarebbe stato possibile assorbire il traffico con l’attuale larghezza della carreggiata. Se come previsto dalla stessa amministrazione comunale, la galleria sarà interessata, tra cinque anni, da una nuova chiusura per una radicale ristrutturazione, ci aspetta una drammatica paralisi del traffico per i mesi necessari ai lavori, senza contare le ricadute in termini di sicurezza urbana e prevenzione per i casi di emergenza”.

“Con l’atto notificato – conclude – abbiamo evidenziato l’irrazionalità del progetto e la sua incompatibilità rispetto agli atti di pianificazione comunale (piano emergenza, piano traffico e piano urbanistico), sollecitando l’agenzia per la coesione territoriale ed il ministro del Sud, all’attività di controllo e monitoraggio sulla spesa dei fondi POC 2014-2020 ed a destinare questi fondi all’implementazione della flotta autobus che, come ammesso dalla stessa amministrazione comunale, si è ridotta da 700 a 280 veicoli in circolazione”.

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